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IL ROMANISTA (G. RICCI) - Resterà fuori abbastanza a lungo Luca Toni, non meno di un mese e mezzo. Nel primo pomeriggio di ieri lattaccante giallorosso è stato sottoposto ad unecografia presso il reparto di radiologia del Policlinico Gemelli, esame che ha evidenziato una «lesione giunziale di 15 millimetri del terzo distale del capo medio del gastrocnemio del polpaccio sinistro», oltre ad un ematoma sul muscolo lesionato al quinto minuto di Juventus-Roma.
In pratica, usando termini più comuni, una lacerazione di un centimetro e mezzo a carico del muscolo che si trova immediatamente al di sotto dellincavo del ginocchio.
La diagnosi dei medici dellospedale di Pineta Sacchetti è stata ribadita, sia pure in modo meno particolareggiato e senza esprimersi sui tempi di recupero, da un comunicato ufficiale della Roma: «LAS Roma S.p.A. rende noto che nella mattinata di oggi il calciatore Luca Toni è stato sottoposto a controlli strumentali, presso il Policlinico Gemelli, a seguito dellinfortunio occorso nel corso dellultima gara di Campionato. Gli esami diagnostici hanno evidenziato una lesione di primo/secondo grado a carico della giunzione miotendinea del capo mediale del gastrocnemio. Le condizioni del calciatore, che ha già iniziato il percorso terapeutico-riabilitativo, saranno valutate nei prossimi giorni».
Toni, uscito dal Gemelli con le stampelle (come sabato sera dallOlimpico di Torino), non è certo il ritratto della felicità:«Mi dà tanto fastidio fermarmi adesso, però tornerò presto, sono sempre carico. Se linfortunio si poteva evitare o può dipendere da un recupero affrettato? Assolutamente no». Calendario alla mano, la prima partita utile per il ritorno in campo del numero 30 potrebbe essere quella esterna contro il Livorno, nona giornata di ritorno, in programma domenica 14 marzo. Vale a dire a 48 giorni dallinizio delle cure fisioterapiche.
Altrimenti il giorno del rientro slitterà a Roma-Udinese del 21. Una brutta tegola per tutti, da Ranieri alla Roma, dallo stesso centravanti alla ricerca di un posto nella lista dei 23 azzurri per il Mondiale sudafricano ad una tifoseria che aveva iniziato ad apprezzarlo grazie alla doppietta realizzata ai danni del Genoa. Certi infortuni tuttavia non si possono evitare e non hanno responsabili da mettere sul banco degli imputati. Tranne, forse, il freddo polare di sabato scorso a Torino e le pessime condizioni del terreno di gioco.