Spalletti: «Prenderei diversi giocatori della Roma»

15/01/2010 alle 09:41.

IL ROMANISTA - «Quando ti togli la maglia della Roma, anche da allenatore, ti rimane la pelle macchiata. Ci puoi mettere qualsiasi cosa sopra, ma il giallorosso ti rimane sempre». Luciano Spalletti è ancora innamorato della Roma. Incalzato dalle domande di Sky il nuovo allenatore dello Zenit San Pietroburgo non ha potuto fare a meno di far uscire tutto la romanità che in quattro anni gli è entrata dentro: «Quando hai a che fare con la Roma diventa difficile cercare una situazione diversa, perché è una realtà dove la passione totale della gente ti avvolge e ti coinvolge senza possibilità di uscirne».

Spalletti confessa che qualche giocatore avuto a Roma lo vorrebbe anche in Russia: «Ce ne sono diversi che porterei perché mi hanno dato la possibilità di andare a vivere una realtà del genere con il loro comportamento e con la loro qualità. Però stanno facendo un buon campionato ed è meglio non andarli a disturbare. Mi auguro che proseguano su questi livelli e di non trovarli nel preliminare di , mi dispiacerebbe enormemente». Il tecnico di Certaldo però non è pentito delle dimissioni rassegnate il primo settembre: «Rifarei tutto perché non bisogna mai rimpiangere quello che si vive. Rifare questi discorsi a distanza di mesi sarebbe troppo facile, ho ritenuto giusto far così in quel momento e penso sia stato anche corretto visti i risultati della Roma». Alla domanda sui possibili screzi con , Spalletti è chiaro: «Francesco lo mettono in mezzo ad ogni situazione. Con lui ho avuto dei confronti, è giusto così ed è richiesto dai ruoli. A volte avevamo punti di vista diversi, ma avevamo lo stesso obiettivo: il bene della Roma. In quattro anni abbiamo passato tante situazioni d’accordo, ma si possono avere punti di vista e idee diverse. Il ricordo è di complicità, di un’amicizia importantissima con lui, con , ma anche con Perrotta, Cassetti, Tonetto e Pizarro».

Chiusura su Toni, giocatore che anche Spalletti aveva richiesto: «Toni era sul mercato e quando c’era la partecipazione del Bayern a trovargli un contratto ho partecipato alla possibilità di portarlo a Roma. Mi sembra che Francesco in questo caso abbia detto diversamente. Ha detto che in quel caso gli dissi di non occuparsi di mercato. Può anche essere successo che abbia detto così, fa sempre parte dei ruoli, ma la nostra intenzione è sempre stata di volere il bene della Roma».