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CORSPORT (G. D'UBALDO) - A casa è tornato quasi alle quattro del mattino, dopo una notte da ricordare. Non accadeva da tempo. Mesi, forse un anno, forse più, che non si celebrava unimpresa della Roma come questa. Francesco Totti è rientrato quando non se laspettava. Ranieri gli aveva spiegato i motivi per i quali lo portava in panchina. Se non fosse stato necessario neanche sarebbe entrato. Poi invece gli è capitato di giocare praticamente tutta la partita, di segnare per la prima volta in casa della Juve e di tornare a vincere dopo nove anni a Torino. Tutte sensazioni forti, che meritano di essere ricordate. «Questa è una grande Roma, mi ricorda quella dellanno dello scudetto. Per la compattezza del ..
Ma il feeling con il nuovo tecnico è diverso:
«Ranieri è un romano doc, un grande tecnico, un uomo che si fa capire nello spogliatoio. E carismatico, ha idee chiare, sa dove vuole arrivare. Poi parla la mia stessa lingua... In questo mi ricorda Mazzone. Tecnicamente più evoluto, moderno. Ma con la stessa tigna tipica dei romani» .
Lingresso in campo lo ha preoccupato un po. Il gelo, limpossibilità di fare il riscaldamento completo. Oggi può tirare un sospiro di sollievo e ci scherza su: «Faceva freddo e ho temuto di farmi male. Se fosse accaduto avrei dovuto strappare il contratto e magari qualcuno sarebbe stato pure contento...» .
Ha capito subito che non sarebbe stata una paseggiata: «Quando ho visto Ranieri girarsi verso di me ho avuto un brivido, poi però quando sono entrato ho cercato di dare tutto. Non è stata una partita facile. Sissoko interrompeva sempre le nostre azioni. Ma abbiamo interpretato la partita da grande squadra, anche quando siamo passati in svantaggio. E non ci siamo accontentati del pareggio. Non si può giocare a quelle temperature e su un campo in quelle condizioni. Si mette a rischio lincolumità dei giocatori. Sarebbe meglio in inverno giocare allora di pranzo» .
Toni dovrà fermarsi per almeno un mese. Totti dovrà tornare a fare gli straordinari: «Mi dispiace per Luca, non ci voleva. Per qualche settimana avremo qualche soluzione offensiva in meno. Speriamo di recuperare Baptista e Okaka» .
Dopo il gol ha indicato il silenzio alle curva juventina con lindice davanti al naso. E stato preso di mira per tutta la partita: «I cori che ho sentito a Torino sono stati i peggiori in assoluto. Mi hanno insultato per tutta la gara. Mica sono insulti solo quelli per Balotelli!. Anche se non sono di colore li prendo anchio. Ed è la stessa cosa» .
Gli dispiace per il momentaccio di Ciro Ferrara, con il quale in Nazionale ha avuto un ottimo rapporto: «Lho salutato a fine partita. Mi spiace che si trovi in questa situazione. Spero che resti e gli faccio il mio in bocca al lupo» .
Ma intanto pensa alla Roma, a un futuro che fa sperare: «Dopo aver segnato a Torino, mi preparo tra due settimane a sfatare lultimo tabù, un gol a Firenze. Dobbiamo restare con i piedi per terra. Da Siena in poi è cambiata la nostra stagione. Adesso viviamo alla giornata, ma possiamo arrivare lontano. Juan è tornato ai suoi livelli: è impeccabile. E pensare che secondo qualcuno non era più da Roma. Pizarro è una garanzia. Il suo lancio per Riise è stato un capolavoro. Riise è una forza della natura. Lo avete visto con quel freddo come correva a maniche corte?» .