Roma, è Menez il capro espiatorio

09/01/2010 alle 13:35.

CORSERA - Jeremy Menez non convocato, per punizione. Non sono piaciuti ne il suo atteggiamento nell’ultimo quarto d’ora di Cagliari-Roma né l’aver preso alla lettera la sgridata di Ranieri il giorno dopo. “se devi giocare così,puoi anche andartene”,la sintesi e Menez ha lasciato l’allenamento,chiedendosi cosa fare del suo futuro ,a metà tra una crisi di nervi e una di pianto.

Cicinho e Stefano Guberti non convocati, per far capire come stanno le cose. Il brasiliano ha fatto perdere la pazienza a tutti:vorrebbe la lista gratuita per accasarsi al San Paolo e ritornare a casa. Peccato che la Roma l’abbia pagato più di 10 milioni e che la squadra brasiliana non sarebbe disposta neppure ad accollarsi tutto l’ingaggio, nemmeno in caso di prestito gratuito. Guberti, invece è stato promesso alla Sampdoria e non rientra più nei piani di Ranieri: andrà in prestito, con diritto di riscatto fissato a 3milioni per la comproprietà. Nella lista dei convocati,tanto per capirci c’è il romeno Adrian Pit,uno che in due anni di roma ha giocato 26 minuti. Quando? Nel punto più basso dell’era Ranieri: la sconfitta casalinga del 25 ottobre contro il Livorno.

Le decisioni di Claudio Ranieri, alla vigilia di Roma-Chievo, mettono quali sono le sue priorità sul mercato in uscita. Il futuro di Menez, 22anni,39 gare e 5 gol in un anno e mezzo di Roma, pagato 10.5 milioni al Monaco (più bonus di 1.5 di qualificazione alla Chapions League ), contratto fino al 2012 a salire fino a 2,7 milioni lordi più i premi, clausole rescissoria a 25 milioni di euro, è u grande punto interrogativo. Sarà prestato? Sarà venduto? Rimarrà?

Quello che è certo è che Ranieri l’ha bollato: “ un giocatore non fa una squadra. Ho sbagliato ha mettere Menez a Cagliari, se avessi saputo che mi dava questa prestazione non l’avrei fatto giocare. Volevo un giocatore sopraffino, che mi gelasse il gioco e facesse movimento in avanti. Tutto è rimasto nei miei pensieri. La non convocazione? È dovuta a questo. Il rapporto con lui? Mi auguro sia recuperabile. Io non chiudo la porta a nessuno, però ho capito che quando Menez gioca dall’inizio ha voglia di soffrire, quando entra a partita iniziata invece ne ha un po’ meno. E per me conta solo quello che vedo in campo”.

È più un adieu che un au revoir, anche perché Menez adesso vorrebbe andarsene. Il suo procuratore Migliaccio sarà a Trigoria mercoledì.