"Roma, curva pericolosa"

26/01/2010 alle 08:17.

LEGGO (F. BALZANI) - «Attenzione a non sbandare». Il cartello stradale lo mette Ranieri nel bel mezzo del curvone percorso a tutta velocità dalla sua Roma che non conosce sconfitta da 15 partite consecutive. Sulla strada che porta alla semifinale di Coppa Italia arriva stasera il rigenerato Catania di Mihajlovic. «Sarà una gara difficile. Il Catania attraversa il più bel momento della sua stagione, va a mille all’ora e ci vorrà una grande Roma», ha detto ieri il tecnico.

«Sarà una gara difficile. Il Catania attraversa il più bel momento della sua stagione, va a mille all’ora e ci vorrà una grande Roma», ha detto ieri il tecnico.

 

Oltre al momento di forma dei siciliani (che faranno a meno di Mascara e Martinez) a preoccupare Ranieri c è anche la grana-infortuni. Se appena 3 giorni fa c’era l’imbarazzo della scelta in attacco, stasera l’imbarazzo nasce proprio dalla mancanza di punte. Oltre a Toni e Baptista, saranno infatti assenti anche e Vucinic: «Di Francesco lo sapevo, per questo non lo volevo far giocare a Torino. Vucinic ha preso un po’ di botte e deve recuperare».

A guidare l’attacco giallorosso ci sarà quindi Okaka che sembrava dover approdare al Fulham da un momento all’altro e che ora resta l’unica punta abile e arruolabile nella rosa giallorossa. Dietro di lui verrà data un’altra chance a Menez. «Se torna a fare il Menez non ci saranno problemi», si è augurato Ranieri, che concederà un turno di riposo anche a Juan. Al suo posto tornerà finalmente Mexes davanti a Doni e al fianco di Burdisso.

 

Pochi dubbi anche sulla fascia destra. Ranieri ha scaricato quasi ufficialmente Marco Motta, convocato ma ormai prossimo al trasferimento al Manchester . «E’ una questione numerica. Tre esterni di destra sono troppi», ha risposto Ranieri a chi gli domandava se non fosse un rischio mandare via l’unico, vero sostituto (per qualità e caratteristiche) del 33enne Cassetti, vista anche la scarsa considerazione per Cicinho.

 

Poi il tecnico è tornato sulla vittoriosa trasferta di Torino: «La vittoria è bella, ha sempre un buon sapore». E quando gli si chiede il perché del mancato saluto ai dirigenti bianconeri, Ranieri risponde con una battuta: «Non li ho incontrati per questo non li ho salutati, magari non ho fatto molto per far avvenire questo incontro». Il tecnico si è soffermato infine sugli insulti ricevuti da : «Ci sono gli insulti a prescindere dal colore della pelle. ha ragione, però vedo che più lo insultano più lui si carica».