
LA REPUBBLICA - Due giorni dopo il derby Mirko Vucinic s´era fatto piccolo piccolo: «Non sono nemmeno la metà di Totti». Umile, ragionevole, nonostante tre gol consecutivi, tutti pesanti, in tre partite. Identificandosi alla perfezione con le sue parole, il montenegrino ad Empoli ne ha combinate di tutti i colori.
Quando segnò a Sporting, Milan e Lazio in nove giorni. Roma tesa, dopo l´ennesima rimonta ed i recuperi mancati di Totti e Taddei, Roma triste, per la scomparsa di Liedholm che la squadra ricorderà con il lutto al braccio ed un minuto di silenzio. Ma è anche una Roma più sicura, ritrovando un De Rossi che ad Empoli forse avrebbe governato meglio il vantaggio (sempre che i problemi gastrointestinali di ieri pomeriggio non lo blocchino). Spalletti è stato criticato indirettamente da altri colleghi (Capello, Mazzone, Cagni), e non nega che la partita di stasera possa influire anche sul campionato: «Vincere qui ci farebbe fare un salto in avanti decisivo». Verso gli ottavi di Champions League. «Noi ci proveremo, e se ci riusciremo si risolveranno anche tanti dubbi che ci accompagnano in campionato». Il tecnico nutre una grande fiducia nella sua squadra, anche se qualche attrito non si può negare. Mancini non nasconde che le sostituzioni gli diano fastidio: «Ma lui è il comandante, ed a noi tocca rispettare le sue decisioni». Spalletti, di suo, propone una critica collettiva sull´atteggiamento di Empoli: «Nel finale sarebbe stato meglio avanzare di dieci metri, troppo rischioso chiudersi». Buona lezione, anche per stasera. La posta in palio è alta. Vincendo stasera a Lisbona, potrebbe arrivare la qualificazione matematica a meno che la Dinamo Kiev non batta il Manchester ad Old Trafford. Quel campo ricorda l´unica sconfitta in trasferta - per di più di stretta misura - in questa stagione. Nonostante Empoli, la Roma ha caratteristiche di squadra da esportazione, ed arriva al match dopo test più impegnativi di quelli dello Sporting. La formazione di Paulo Bento ha appena battuto 4-1 il Naval 1? de Maio. Ma anche la Roma deve dimenticare Vannucchi e Giovinco.