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CORSPORT (G. D'UBALDO) - Con Claudio Ranieri è confermata la legge dellOlimpico. Da quando è arrivato il tecnico di San Saba, la Roma ha vinto 14 partite, con lunico neo della sconfitta contro il Livorno. Un ruolino di marcia entusiasmante, che con la vittoria di ieri, la seconda in Coppa Italia, ha portato la squadra giallorossa in semifinale, dove affronterà la vincente di Milan-Udinese. Alla vigilia Ranieri aveva avvertito i suoi giocatori sulle difficoltà della gara contro il Catania, che la Roma ha risolto solo nel finale con un gol di De Rossi, agevolata dal fatto che il Catania è rimasto in 9 per le espulsioni di Bellusci e Augustyn. ..
E andata come Ranieri aveva previsto:
«Sapevamo che il Catania si sarebbe difeso con tutti i suoi effettivi per poi ripartire in contropiede, cercando di sfruttare ogni nostra disattenzione. Per questo avevo chiesto di essere concentrati. Siamo stati bravi e attenti, abbiamo fatto la partita che dovevamo fare anche se non abbiamo concretizzato tutte le opportunità che abbiamo avuto. Il punteggio non rende giustizia alla gara della Roma, abbiamo sbagliato troppi gol. Temevo il Catania, per questo ho fatto poco turn over e non ho sostituito i giocatori che di solito vengono utilizzati di più» .
Ora attende di conoscere lavversario che incontrerà nel prossimo turno:
«Era importante andare avanti, abbiamo centrato la semifinale, sono contento » . Infine una considerazione sullorganico che ha a disposizione. Esclude un ritorno sul mercato dopo linfortunio di Toni:
«No, non credo che ce ne sia bisogno. Toni ha fatto solo due partite con noi, è bello giocare anche con Totti e Vucinic» .
Elogia i suoi giocatori: «Riise ha spinto molto anche questa volta, soprattutto nel primo tempo. Per fortuna ci ha pensato De Rossi, avevamo le polveri bagnate in attacco, ma anche Okaka mi è piaciuto molto. Positivo anche il recupero di Mexes, è stato molto bravo, determinato, concentrato, sono contento per lui. I ragazzi hanno fatto girare la palla come avevo chiesto, la partita è sempre stata nelle nostre mani, tantè vero che Doni non ha fatto nessuna parata. Sono soddisfatto soprattutto dellintelligenza tattica dimostrata » .
Lunica nota stonata, Menez, sostituito alla fine del primo tempo: «Non poteva avere i 90 minuti nelle gambe e si era intestardito, voleva fare la giocata, per questo lho tolto. Cerci poteva darmi qualcosa di diverso. Con il suo ingresso Taddei si è spostato a sinistra, dove aveva giocato molto bene a Siena. A Cerci, quando è entrato, sono capitate subito due palle in velocità, doveva rompere il fiato. Il suo apporto ce lo dà sempre. Gli potrei dare più fiducia, ma non sono un allenatore che ama giocare con... il 4-6-0».
La Roma in questo momento non accusa la fatica, anche in quei giocatori che non si fermano mai: «Lentusiasmo aiuta, i giocatori corrono, pressano, si supportano in campo. Bisogna sfruttarli in questo momento positivo. Se ci saranno cali di forma li farò riposare».
Ha dato una nuova fisionomia alla Roma:
«Come prima cosa avevo chiesto di lottare dal primo allultimo minuto, cambiare la mentalità. Volevo una squadra equilibrata, perchè quando io affrontavo la Roma la facevo venire avanti e poi la battevo perchè li trovavo sempre scoperti dietro. Abbiamo acquisito sicurezza, i ragazzi avevano perso autostima. Ho cercato di isolarli, non farli pensare più solo a giocare bene, a non fare solo il colpo di tacco. Per come vedo io il calcio, hanno fatto un ottimo cambiamento».
Adesso deve pensare al Siena. «Conto di recuperare tutti i giocatori che hanno riposato a parte Toni» .