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CORSPORT (R. MAIDA) - Curiosamente è stato Demetrio Albertini, vicepresidente federale, a consegnargli il premio dedicato ad Andrea Fortunato. Claudio Ranieri ha sorriso. E stato solo un incontro casuale e nobile, ovvio, ma proiettato in un futuro misterioso ha evocato unimmagine di investitura, con tanto di flash e telecamere. Albertini e Ranieri si sono stretti la mano al porto di Civitavecchia, a pochi metri dal deposito petrolifero della famiglia Sensi, su una nave da crociera che si chiama Fantasia. E forse resterà solo fantasia il pensiero di Ranieri ct alla fine del Mondiale...
AVANTI E INDIETRO - Lui, di getto, era stato possibilista: «Noi allenatori siamo sempre gli ultimi a sapere le cose, come certi mariti... Per il momento non ci penso, perché non cè nulla. Nessuno mi ha chiamato. Se poi succederà, ne parleremo: io, la Roma e la Federazione » . Frasi cariche di effetto che potevano scombinare i piani della Roma, con conseguenze rischiose. Non a caso in serata, a mente fredda, Ranieri ha voluto chiarire il senso delle sue parole: «Sulla Nazionale ho fatto semplicemente una battuta. Io sto bene alla Roma e sto portando avanti un progetto importante condiviso da e con tutti: dirigenti, presidente e giocatori» . Anche se il suo nome, gradito al presidente federale Abete, circola in alternativa a quello di Prandelli per la successione di Lippi: «Fino a qualche settimana fa quando si parlava di Nazionale si pensava solo a De Rossi, adesso invece ci sono altri tre papabili, Totti, Toni e Perrotta. E il fatto che addirittura si parli di me è il segnale che questo progetto funziona » . Tra mille anni, forse, l'unione potrà materializzarsi: «Io mi auguro di portare avanti ancora a lungo questo progetto con la Roma. Poi, come coronamento alla carriera, un giorno che spero ancora lontano, se dovesse chiudersi o quando si chiuderà il progetto con la Roma, un sogno azzurro potrei anche farlo » .
INSIEME - Ranieri insomma assicura di voler continuare con la Roma, la squadra del cuore. E la Roma? Ne prende atto con serenità. Anche perché già prima di leggere la precisazione di Ranieri, via telefono Bruno Conti aveva anticipato la posizione della società: «La Roma è molto contenta di Ranieri. E conosce benissimo il pensiero dellallenatore. Siamo lusingati se la federazione sta pensando a lui come ct della Nazionale. E la dimostrazione dello splendido lavoro che sta svolgendo. Ma noi ce lo teniamo stretto. Il resto non ci interessa» .
PADRONE - Qualunque sia il finale di questa storia, Ranieri potrà essere orgoglioso. E pensare che la sua autostima era stata ferita brutalmente soltanto otto mesi fa, con lo strano esonero della Juventus. Oggi in molti lo rimpiangono.
« Mi pare di capire che la situazione non sia facile - dice lui - . Daltronde lanno scorso non erano contenti dopo un terzo e un secondo posto.... Ma non sono problemi miei» . Più attuali sono i problemi della Roma: Toni è infortunato, Totti quasi certamente salterà la partita di domenica contro il Siena: « Luca starà fuori almeno un mese, poi vedremo. Per quanto riguarda Francesco, spero di recuperarlo» . Intanto, non partirà più Motta: «Abbiamo tante partite da giocare, cè bisogno di tutti. I molti impegni mi preoccupano. Prima di cedere un calciatore dobbiamo pensarci bene» . Menez è ormai un caso irrisolto: andrà via nelle ultime ore di trattative? «Di mercato non parlo» . Su questo argomento, nessuna battuta.