Ranieri-Juve, rivincita da paura

22/01/2010 alle 08:22.

LEGGO (F. MACCHERONI) - Dal 30 agosto scorso non sono passate soltanto 18 giornate. E’ passata una Roma (quella ormai esangue di Spalletti) e una Juve certa di aver trovato in Ferrara un Guardiola fatto in casa. Da quel 3-1, da quel Diego che sembrava pronto ad aprire un nuovo ciclo (alla Platini, magari), sembra spuntare lo scimmione di quel noto spot pubblicitario che fa: le 18 giornate che hanno fatto impazzire il mondo.

 

Claudio Ranieri, frettolosamente cestinato proprio dalla , ha cambiato la Roma. Ha sbagliato pochissimo. Domani sera, però, in una sfida che vale il terzo posto morale, è proprio questo tipo made in Testaccio, ma prudente d’animo, a rischiare di più. E ne è consapevole. Ha una squadra che definiremmo “in salute”, ha recuperato tutti o quasi, affronta un’avversaria allo sbando, senza certezze. Che cosa si può volere di più? Ecco il punto: sembra non saperlo neppure lui. E così si lascia stritolare da un dilemma: tre punte sì o no?

 

In questo dilemma c’è un’incertezza che vale notti insonni. Finora Toni ha avuto al fianco Vucinic (la certezza). Ora è recuperato, ma non è al top (l’incertezza). Però è ... Ranieri che farà? Finora in allenamento ha mischiato le carte (ieri tre punte più Menez) e questo sa di tremebonda indecisione più che di pretattica, ma domani dovrà metterle sul tappeto torinese. E sorprende che Ranieri per giocare i suoi assi contro i cavalli sbilenchi di Ferrara, aspetti una musa ispiratrice col terrore di sbattere il muso.