Ranieri: «Facciamo mea culpa»

07/01/2010 alle 10:57.

IL ROMANISTA (G. RICCI) - Tre punti gettati alle ortiche nei frangenti di recupero, nonostante al “S. Elia” sia arrivato l’undicesimo risultato utile consecutivo. Esprimono inevitabile rammarico le parole di Claudio Ranieri: «Un vero peccato. Abbiamo dominato tutta la partita, fatta eccezione degli ultimi due minuti. Loro sono abituati a questo tipo di rimonte, lo sapevamo e dobbiamo fare mea culpa.

Il mister affronta poi uno degli episodi da moviola della gara: «I miei ragazzi si sono lamentati per una spinta di Conti ai danni di Cassetti in occasione del gol di Lopez, il primo realizzato dai nostri avversari. L’arbitro era piazzato bene, non l’ha visto. Pazienza e dispiace, ma è inutile recriminare. A che pro dovrei protestare? Cosa cambierebbe? Rimane comunque una grande Roma, peccato davvero. Se abbiamo giocato col rombo a centrocampo? Sì era un rombo, anche col Parma eravamo scesi in campo con quell’assetto tattico. I ragazzi si erano trovati bene e ho voluto insistere. Vucinic e Baptista a tenere in ansia la difesa e Perrotta ad inserirsi. Tutto molto bello, ma qui a Cagliari siamo riusciti a raccogliere soltanto un punto. Complimenti alla squadra di Allegri che ci ha creduto sino alla fine. Sebbene ci sia stato un solo tiro, quello di Lazzari, come azione. Quanto ad intensità di gioco e dominio della partita, l’abbiamo fatta noi. Il Cagliari non è riuscito a giocare come al solito. Abbiamo pareggiato e meritavamo di vincere, altre volte avevamo conquistato i tre punti senza meritarlo del tutto. Il calcio è fatto così. Ora ci attende il Chievo: vorrei rivedere la stessa partita e la stessa Roma, ma con un risultato migliore».

Il sor Claudio trova però anche qualche aspetto positivo: «Ero curioso di rivedere la squadra dopo la sosta, ho trovato una Roma bella, decisa, determinata e attenta. Due soli tiri in porta? Quelli che servivano». In molti attendevano l’esordio dal 1’ di Luca Toni, che invece è entrato in campo a meno di dieci minuti dalla fine: «Chi se lo aspettava? Forse voi, non Ranieri. E’ arrivato solo da quattro giorni, con altrettanti allenamenti e un’amichevole nelle gambe. Ho preferito farlo entrare prima in contatto col gruppo e poi farlo entrare in campo». Chiusura sull’incidente occorso a Pizarro al rientro in campo per la ripresa, un petardo che ha stordito temporaneamente il Pek: «E’ rimasto intontito per lo scoppio. Anche noi lo abbiamo avvertito, ma lui è rimasto un po’ indietro ed è rimasto un po’ stordito. Nulla di serio comunque, tanto che poi ha potuto continuare, realizzando anche il rigore».