Ranieri e la Juve partita stregata

23/01/2010 alle 12:12.

CORSPORT - La Roma solo sette vittorie a Tori­no. Claudio Ranieri neanche una contro la Juventus. E allora non bastava il passato re­cente, con l’esonero arrivato a due giorna­te dalla fine del campionato e il suo carico di incomprensioni e di voglia di rivincita.

In dodici sfide di campionato Ranieri non è riuscito a ottenere più di tre pareggi inanellando una serie di 9 sconfit­te. Nella prima e unica sfida giocata in Cop­pa Italia nella stagione 1989/90 il suo Ca­gliari uscì dal campo sconfitto per 1-0 con un gol di Zavarov nei tempi supplementari. E fu subito rabbia. Dopo di allora Ranieri ha incontrato la solo in campionato. Due pareggi (2-2 e 0-0) nelle prime due sfide sempre con il Cagliari. Poi una serie di nove sconfitte consecutive, a cominciare dalle quattro raccolte con il , passando per le cinque ar­rivate sulla panchina della Fioren­tina.

La delusione più grande, forse, il 4­-3 subito a Torino il 7 marzo 1993 con il Napo­li. Una partita rocambolesca e dai mille si­gnificati con Ranieri che regalò il suo esor­dio in Serie A a Fabio Cannavaro e con Ci­ro Ferrara, anche lui allenato dal tecnico romano, che prima regalò il pareggio ai partenopei dopo il doppio vantaggio juven­tino e poi complicò i piani di Ranieri facen­dosi espellere ad un quarto d’ora dalla fine. La partita fu decisa da un gol di Moeller a due minuti dal termine.

Per interrompere la serie negativa Ranie­ri ha dovuto attendere il 23 febbraio 1997, quando a Firenze i viola riuscirono a ottene­re l’1-1. Poi il tecnico iniziò il suo viaggio in giro per l’Europa e al ritorno in Italia, sul­la panchina del Parma, trovò la tristemente relegata in Serie B. L’anno suc­cessivo il compito di riportarla in alto toccò proprio a lui. Fino a quel 2-2 con l’Atalanta che ha segnato il suo passo d’addio alla panchina bianconera. Sono passati 250 giorni e la è sempre più l’avversaria da battere.