Quattro presidenti, due direttori: tutti giallorossi

30/01/2010 alle 11:27.

IL ROMANISTA (T. RICCARDI) - Siena non è una società satellite della Roma. Non lo è mai stata e mai lo sarà. Non basta una lupa, simbolo delle due squadre (e delle due città), a decretare un’alleanza mai nata e che mai nascerà.


sarà. Non basta una lupa, simbolo delle due squadre (e delle due à), a decretare un’alleanza mai nata e che mai nascerà. E nemmeno alcune operazioni di
mercato concretizzate in tempi recenti (Artur e Loria per mezzo Curci, l’altra metà di Galloppa e il prestito Barusso, tanto per fare l’esempio più famoso). E’ una società, però, che lega molto del suo destino a uomini di origine romana e/o romanista.

Molti dirigenti a capo del club, infatti, avevano o hanno avuto a che fare con le cose nostre. In principio fu Max Paganini, imprenditore romano, che a metà degli Anni Ottanta, rilevò il pacchetto di maggioranza da Danilo Nannini. Un’esperienza, nulla più, perché, come è noto, Paganini non ripete. E poi, Paolo De Luca, presidente dal 2001 al 2007, non romano (napoletano di nascita), ma romanista e grande tifoso di . Più volte De Luca ha ripetuto che gli sarebbe piaciuto portare il capitano in Toscana a fine carriera. Impossibile.

Subito dopo la presidenza De Luca, dal 2007 a pochi giorni fa, è stato in carica Giovanni Lombardi Stronati. Luì sì romano e pure romanista dichiarato, anche quando difese pubblicamente dai cori beceri della curva Robur contro il suocero di Daniele. Dal 15 gennaio 2010 Massimo Mezzaroma, figlio di Pietro, ex proprietario della Roma, ma anche presidente della M. Roma Volley, è il nuovo proprietario del Siena. Lo stesso che pochi mesi fa dichiarò di essere pronto a subentrare ai Sensi in una cordata di imprenditori romani. Non se ne farà nulla, almeno per il momento.

Solo presidenti? No, anche direttori sportivi. Dal 2004 al 2007, Giorgio Perinetti (alla Roma tre volte). Dal 2007 a oggi, Manuel Gerolin (lui con la Roma ci ha giocato, dall’85 al ’91).