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CORSPORT - L'undicesima vittoria a Torino contro la Juventus ha (anche) il sapore operaio di chi in campo non ha lesinato corsa e impegno per tutti i 90', permettendo la storica rimonta contro la squadra di Ferrara. Riflettori accesi su Perrotta, instancabile faticatore. « E' una goduria vincere all'ultimo secondo contro una grande squadra - le parole dell'ex bianconero -, non mi dite che la Juventus è in crisi perché non è vero. Ha pagato diversi infortuni, come quello di Camoranesi che ha tolto un po' di estro. Ma nel primo tempo hanno spinto, eccome. Noi siamo stati un po' a guardare anche a causa del campo pessimo. E l'infortunio di Toni ci ha complicato un po' le cose. Poi siamo tornati al quattro- quattro- due e subito la squadra si è compattata. Dopo è stata grande Roma » .
Perrotta non nasconde un sorriso grande così, ma non dimentica che in passato ha mangiato tanta terra. « Ma noi ci abbiamo sempre creduto anche quando le cose non andavano per il meglio abbiamo sempre pensato positivo. E oggi ancora di più. E' questa la grande differenza rispetto al passato. Questa Roma sa soffrire, vincere e anche convincere. Non è un miracolo, è il frutto dell'allenamento quotidiano, della nostra applicazione e della voglia di seguire quanto chiede l'allenatore. A Torino c'è stata una grande vittoria di squadra » .
Paradossalmente, il gol di Del Piero ha cambiato l'inerzia di una partita che stava freddamente scivolando verso un mediocre pareggio. Invece il meglio doveva ancora arrivare. « Il vantaggio della Juventus ci ha svegliato, c'è stata una grande reazione, a testimonianza che viviamo un ottimo momento psico-fisico. Poi l'espulsione di Buffon ci ha spianato la strada. Mancavano pochi minuti alla fine, eppure in quel momento abbiamo capito che avremmo potuto conquistare i tre punti. Questa Roma non molla mai: il messaggio è per tutti. Scudetto? Non ne parliamo, non è il momento. Noi stiamo bene e l'abbiamo dimostrato. Ora tocca alle altre. Però all'Inter non ci pensiamo. Dobbiamo vivere alla giornata, pensare partita dopo partita. Certo: questa sera guarderemo il derby di Milano con ancora più attenzione » .
VUCINIC - Rimpianti e speranze animano il dopo-partita dei giallorossi. Si pensa a Cagliari e all'incredibile aggancio degli isolani, che nel recuperano segnano due gol. Ma anche al fatto che nonostante tutte le vicissitudini del campionato, cambio d'allenatore compreso, la Roma è lì, che morde e rilancia la sua sfida tricolore. « Battere la Juve a Torino può rappresentare un'altra svolta del nostro campionato - le parole di Vucinic, una vera spina nel fianco bianconero - ci dà ancora più consapevolezza dei nostri mezzi. Possiamo arrivare lontano, ma è inutile fare progetti. E' giusto ciò che ha detto il mio compagno di squadra: piedi a terra e ragioniamo di volta in volta. Però la vittoria contro i bianconeri ha una valenza doppia, anche in chiave Champions League. Adesso, l'Europa che conta è molto più vicina. Grazie a Totti, ma il nostro capitano lo conosciamo bene. E grazie a Riise. La sua prestazione è stata a dir poco eccezionale e il suo gol è il coronamento anche del suo momento personale. Dopo un periodo così così, adesso si è ambientato alla grande, è sempre più coinvolto e sta diventando anche un uomo spogliatoio. Con questo gruppo niente è impossibile » .