Mezza Roma

31/01/2010 alle 08:59.

IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Olimpico, ore 15: Roma-Siena. Mezza Roma contro Mezzaroma, neo presidente dei toscani. Claudio Ranieri è preoccupato, visto che oggi non potrà contare su Totti, Toni, Vucinic e Menez. Emergenza totale in attacco...

«Stiamo spingendo bene, ma non voglio nessuna “buccia di banana” sulla nostra strada. Sì, sono preoccupato, è inutile nasconderlo. avrebbe voluto giocare, ma a me non piace rischiare. Francesco è una persona d’oro, uno che non si tira mai indietro ma non voglio rischiarlo. Arriverà il momento in cui lo farò giocare anche se non sarà al meglio, ma non stavolta. Vuol dire che si andrà in campo ancora più motivati, più determinati per cercare di far gol. Vucinic? E’ un po’ affaticato. Visto che ci sono tre partite decisive, prima di rischiare ci devo pensare bene. E Menez ha un problema al ginocchietto...», le parole dell’allenatore. «Mi auguro che all’Olimpico ci sia tanto pubblico che ci soffi alle spalle: siamo in un momento dolce ma c’è una trappola immensa, cioè il Siena. Ci sono tutte le premesse per soffrire», la sua previsione.

 

Per affrontare l’ultima in classifica, in attacco non restano che Julio Baptista e Okaka, già ceduto al Fulham («Deve andare a farsi le ossa. E’ un campionato importante per lui: se entra nella mentalità inglese, ritornerà un nuovo Okaka»).

Probabile il ricorso al con Julio titolare e Okaka in panchina, più Cerci (a destra) e Taddei esterni d’attacco in compagnia del trequartista Perrotta. «Di Baptista, da quando è tornato ad allenarsi al cento per cento, sono contento. E’ un professionista serissimo, oltre che un campione. Mi aspetto che possa farci vedere quello che ha fatto vedere l’anno scorso: gol, giocate, un buon contributo. Voglio che giochi come sa. E’ un calciatore importante, non a caso l’aveva richiesto l’Inter. Per cui io me lo tengo ben stretto», le parole di Ranieri. Che si sofferma a lungo su Menez, poi. «Con lui non la definirei una “sfida”. Quando c’è un giocatore con grandi potenzialità, a me piace aiutarlo ad esprimerle. Credo che Menez sia un ragazzo molto sensibile, uno che si fa voler bene dallo spogliatoio. Tutti vedono un campione in lui e noi vorremmo che lo diventasse qui da noi. Lui è un giocatore che può sbocciare da un momento all’altro. Mi auguro che questi tempi d’attesa siano brevi e che Jeremy possa fare la differenza».

In difesa, conferma in vista per Motta, «non parte più, resta con noi». Pillole in ordine sparso. Sul sorteggio di Coppa Italia, semifinale di ritorno in aprile. «Avrei preferito giocare di mercoledi e non di giovedi. Ma tanto quando ci sono le devi affrontare, derby o non derby». Sull’esonero di Ferrara. «Questo è il calcio. Non sono io a scoprire cose nuove. Soprattutto in Italia quando non arrivano risultati, l’anello più debole è sempre l’allenatore». Su Zac bianconero. «Non mi aspettavo niente. Io guardo la Roma». Bilancio di (quasi) fine mercato. «La squadra che si è mossa meglio è la Roma con Toni».