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IL ROMANISTA - "Ho sbagliato a far giocare Menez e per questo resta a casa». Claudio Ranieri è fatto così, pragmatico e diretto. La disciplina e gli equilibri del gruppo, vengono prima di qualsiasi valore tecnico o progetto di campione. Insomma, una specie di: «Lo dico a te figlio così nuora si intende». Una nuora, che in questo periodo potrebbe avere diversi nomi, come ad esempio, Cicinho. Il brasiliano, anche stavolta, vedrà la gara con il Chievo dalla tribuna. I tifosi sono stanchi di capricci e alzate di testa. Allora, che cosa fare?
Rino: «Sono due lussi che non possiamo permetterci, sarebbe più logico e giusto cederli. Senza perderci un euro». Giovanna, ironicamente, ha una soluzione pronta: «Visto il nostro grande fiuto per gli affari, cediamoli entrambi allInter». Non è dello stesso avviso Fabio: «Cicinho non conta, bisogna svezzare il francese. Fa bene il mister a punirlo». Alessandro è molto più categorico: «Nella Roma deve giocare soltanto chi ha desiderio di vestir questa maglia». Gianluca, non ha per niente voglia di scherzare: «Se non vogliono restare, il mondo è tanto grande, si accomodassero da unaltra parte». Marzia lo segue a ruota:«Non mi interessa quello che vogliono fare, io tifo soltanto la maglia». Dopo i dubbi di inizio stagione, i tifosi sono quasi tutti schierati dalla parte dellallenatore. Victor: «Finalmente abbiamo un allenatore che usa il bastone. Magari, facendo così, riesce a riportare lordine dentro Trigoria». Bruno: «Menez? Ranieri lo punisce perché crede in lui. In coppa Italia lo farà giocare. Cicinho, se vuole, lo accompagno io a Fiumicino ». Ruggero, la spara grossa: «Se qualcuno si presenta e ci porta almeno 25 milioni di euro, per me, se li può prendere tutti e due». E la società? Le risposte non si fanno attendere. Roberto: «Hanno il mio plauso, finalmente dimostrano gli attributi verso tutti questi giocatori viziati». Maria Vittoria: «Non potendo fare mercato, me li terrei entrambi. Tanto peggio di così». Franco è soddisfatto: «Brava Rosella, il pugno duro è la medicina migliore». Simone, non è minimamente daccordo: «Se stiamo in questa situazione la responsabilità e della gestione societaria. Ci sono troppi galli a cantare. E la maggior parte ci capisce poco». Antonio, infine, chiude il discorso e stempera le polemiche: «Menez deve restare, è un fenomeno. Di tutto il resto non mi importa nulla».