Lippi: "Francesco, fai come nel 2006"

04/01/2010 alle 10:24.

IL MESSAGGERO - Totti, in più di un’occasione, ricorda il suo legame forte e sincero con Lippi. Il capitano della Roma ne fa soprattutto una questione di riconoscenza perché, nel 2006, il cittì ebbe il coraggio e la voglia di aspettarlo, nonostante fosse in convalescenza per una caviglia spezzata, sino all’inizio del mondiale tedesco. Francesco, proprio per questo, è pronto a dirgli sì. «Se starò bene e mi chiamerà, la nuova avventura sarà possibile. Appuntamento ad aprile» ripete da tempo il romanista.

Lippi, però, sembra già disponibile a trovargli un posto nella lista dei 23 per il Sudafrica. Si capisce da come parla del capitano giallorosso a Domenica In, ricambiando pubblicamente l’affetto per Francesco: «Quattro anni mi è piaciuto molto l’atteggiamento di . Si fece male all’Olimpico, rischiava di perdere il mondiale. Poteva essere facile condannare il difensore dell’Empoli coinvolto nell’azione, ma lui difese l’avversario. Andai subito a trovarlo, dicendo che doveva rimanere tranquillo e che sarebbe stato pronto per la competizione in germania. Non poteva essere al top della condizione, non era al cento per cento, ma lo convocai. I compagni avevano fiducia in lui, lo apprezzavano anche se non era al massimo».

Se con il feeling c’è e nessuno dice il contrario, Lippi chiarisce di non aver problemi nemmeno con altri attualmente fuori dal giro azzurro: «Io non ho rapporti complicati con nessun giocatore». Con una precisazione, però: «Il grande campione deve rendersi conto che può esprimersi solo se mette le sue qualità a disposizione dei suoi compagni. Può mettere in mostra le sue qualità solo all’interno di una squadra». Il riferimento è ai tormentoni Cassano&Balotelli, sicuramente i più gettonati. «Magari fossero solo due... Ci sono pure quelli di Nesta, , Del Piero. Alla fine è giusto che la gente tifi per il proprio idolo, mentre io devo pensare a costruire la mia squadra per centrare gli obiettivi»