La svolta. Il ricordo più bello è legato al 2­-2 che nel 2001 blindò il tricolore dei giallorossi

21/01/2010 alle 09:43.

CORSPORT - Non sarà una vittoria, ma il pa­reggio ottenuto a Torino nel­l’anno dello scudetto è probabil­mente il ricordo più dolce lega­to alla trasferta piemontese nel­la carriera di Totti. Perché quel­la sera del 6 maggio 2001 la Ro­ma di Fabio Capello, guidata in campo ancora una volta dal suo numero 10, mise una pietra fon­damentale nella costruzione del terzo scudetto.
Fu probabilmente in quella se­rata allo Stadio delle Alpi che la Roma, tenendo a distanza la Ju­ventus e la Lazio inseguitrici in classifica, si rese conto che l’obiettivo era ormai a portata di mano. Come sempre però a To­rino ci fu da soffrire con la ..



Fu probabilmente in quella se­rata allo Stadio delle Alpi che la Roma, tenendo a distanza la Ju­ventus e la Lazio inseguitrici in classifica, si rese conto che l’obiettivo era ormai a portata di mano. Come sempre però a To­rino ci fu da soffrire con la Ju­ventus in vantaggio di due gol dopo soli sei minuti di gioco grazie a Del Piero e Zidane. Gol che rischiavano di riaprire in ma­niera drammatica il discorso scudetto.



Poi negli undici minuti finali i due gol della rimonta gialloros­sa realizzati dal giapponese Na­kata prima e poi da Montella, entrato per sostituire Delvec­chio.



Due gol con la complicità del olandese Van der Sar che, proprio quella sera proba­bilmente mise la parola fine sul­la sua parabola juventina. In quella serata giocò un’ora e non riuscì a mettere la sua fir­ma, ma quella pagina di Roma rimane comunque tra le più bel­le e significative della sua car­riera.