IL TEMPO - Un dubbio: chi lo affiancherà a Torino tra Totti e Vucinic? Il dilemma di Ranieri continua dopo una lunga giornata di lavoro a Trigoria. Allenamento al mattino, con Toni regolarmente in campo insieme ai titolari di domenica scorsa, mentre il resto della squadra ha giocato contro la Primavera nel pomeriggio. A guidare i «grandi» c'era Francesco Totti, insieme a De Rossi e Mexes. Il capitano ha giocato 60 minuti su 90, si è sciolto dopo qualche titubanza iniziale, non ha segnato ma si è mosso bene e soprattutto ha avuto risposte confortanti dal ginocchio.
A guidare i «grandi» c'era Francesco Totti, insieme a De Rossi e Mexes. Il capitano ha giocato 60 minuti su 90, si è sciolto dopo qualche titubanza iniziale, non ha segnato ma si è mosso bene e soprattutto ha avuto risposte confortanti dal ginocchio.
La condizione atletica non è ancora ottimale e non poteva essere altrimenti dopo uno stop lungo un mese. Totti c'è, adesso spetta a Ranieri decidere se e come impiegarlo dopodomani contro la Juventus. Subito in coppia con Toni per accontentare i tifosi (e la Sensi) che non aspettano altro, oppure in panchina, pronto ad entrare nel momento più opportuno. Dopo il test di ieri il capitano è sicuro di partire per Torino, non di essere titolare. Sa di essere più indietro di condizione rispetto a Toni e Vucinic e accetterebbe un'esclusione senza mettere il broncio. Ma a uno come lui si rinuncia difficilmente.
Ranieri per il momento ha deciso soltanto l'assetto tattico: centrocampo a rombo e due punte. Il tridente è una tentazione rimandata ad appuntamenti meno delicati. Toni è affaticato ma in questo momento non si tocca, stesso discorso va fatto per Taddei e Perrotta, tornati quelli dei bei tempi. Il ballottaggio è quindi tra Totti e Vucinic. Sensazioni? Il montenegrino ha qualche chance in più di partire titolare. In caso contrario anche lui non farebbe storie. Oggi Ranieri parlerà con i tre attaccanti e gli anticiperà la sua scelta. Alle spalle dei «magnifici tre» scalpita Julio Baptista. È stato lui il grande protagonista della partita con la Primavera: sue 5 delle 9 reti (in gol anche De Rossi, Motta, Cerci e il giovane Florenzi) segnati dalla Roma a Doni, che difendeva i pali dei «baby». Ma la «Bestia» a Torino dovrà accontentarsi di un'altra panchina. Come Menez, in campo nel pomeriggio insieme ai «convalescenti» De Rossi e Mexes. Il centrocampista ha giocato soltanto il primo tempo, il dolore alla tibia è quasi scomparso.
Con la Juve si riprenderà il posto lasciato a Brighi domenica scorsa. Ieri Mexes è rimasto in campo 90 minuti e può dirsi completamente recuperato. Ma Ranieri è intenzionato a portarlo in panchina e rilanciarlo mercoledì prossimo in coppa Italia contro il Catania. Il francese non gioca dal derby del 6 dicembre e la partita con la Juve non è l'occasione ideale per ributtarlo nella mischia. Juan e Burdisso danno le necessarie garanzie al tecnico che li schiererà in difese insieme a Cassetti e Riise. Pizarro «inamovibile» sul vertice basso di centrocampo, Taddei e De Rossi giocheranno ai suoi lati, con Perrotta dietro le due punte. Toni e...?