![](/IMG/AS ROMA/DE ROSSI/09 10/BIG-de rossi calcio in avanti.jpg)
GASPORT - In fondo per gli oscar non occorre andare fino a Los Angeles. A Roma ce nè già uno azzurro e vincente come un Avatar che la statuetta a casa se lè già portata. Si chiama Daniele De Rossi e, a pelle, si direbbe che non recita mai, visto che tutte le sensazioni che gli agitano cuore e anima filtrano subito sulla sua faccia dai tratti alla Munch. Sì, proprio quello, il pittore de «LUrlo». Urla spesso Daniele («a volte anche troppo», ha ammesso tempo fa), ma perché sembra essere nato leader. Non è un caso, perciò, che loscar come miglior calciatore italiano del 2009, dieci giorni fa, sia stato assegnato proprio a lui. Sorpresa? Non proprio, visto che già nel 2006 aveva vinto quello come miglior giovane del Belpaese. ..
Totti & Daniele Con queste premesse, in assenza di capitan Totti è quasi scontato che la fascia di capitano della Roma da anni cada sul suo braccio. Anzi, se non ci saranno sensazioni positive, è possibile che anche domenica prossima per la sfida interna contro il Siena si ripeta quanto già visto anche martedì scorso contro il Catania, perché il numero dieci giallorosso è ancora alle prese con un fastidiosa tendinite.
Goleador Diciamolo subito: De Rossi in questo momento è al top, eppure il suo rendimento è sempre sulla scia di quello di Totti. Infatti, se Francesco è il goleador della squadra con 20 gol stagionali, sul secondo gradino si piazza proprio Daniele, che col Catania ha realizzato lottava rete di questo scorcio di annata. Sempre più record, se si pensa che finora il suo primato era stato di 6 centri, un traguardo che raggiunto consecutivamente già nel triennio 2005-2008. Più avanti Adesso, però, ha infilato i tacchetti nelle zolle di una stagione che può essere straordinaria dal punto di vista della prolificità. Otto gol in 26 gare significa avere una media da attaccante di razza. Segreti particolari? Forse solo uno. Mentre con Spalletti De Rossi per quattro anni ha fatto quasi sempre il vertice basso del triangolo di centrocampo, cioè il giocatore deputato a fare da filtro davanti alla difesa, adesso invece quella posizione è spesso ricoperta da Pizarro, consentendo così al centrocampista di potersi sganciare in avanti e sfruttare così due armi eccellenti: il tiro da fuori e il colpo di testa.
Stop al Real Con queste premesse, cè da capire la sicurezza con cui Rosella Sensi ha risposto alle voci che vogliono un nuovo assalto del Real Madrid alle porte: «Ranieri stia tranquillo, Daniele non si muove». E Florentino Perez dovrà farsene una ragione.
Cè Simplicio: che coppia! Inutile dire che avere De Rossi come compagno è un fascino per tutti. Immaginiamo anche per Simplicio, che il prossimo anno sarà della Roma, come ieri ha ufficializzato il d.s. del Palermo, Sabatini. Testimonial Ma in questo mondo di mercanti, cè un altro indicatore della popolarità di De Rossi: i marchi che lo cercano. Sono tanti, ma Daniele ha scelto solo un paio di rilevanza internazionale. Uno di questi è Pringles. Compagni di avventura? Henry, Torres e Owen. Basta anche questo, in fondo, per capire di essere fra i grandi.