Grande gioco ma pochi punti

30/01/2010 alle 11:37.

CORSPORT (A. POLVEROSI) - Per trovare l’ultima vittoria, anzi, l’ultimo punto in trasferta del Siena, bisogna tornare alla scorsa estate. Esattamente al 30 agosto: 3­-1 per i toscani a Cagliari. Da allora 9 partite lon­tano dal «Franchi», 9 sconfitte. Alcune merita­te, altre no. Per esempio non avrebbe dovuto perdere nella maniera più assoluta a San Siro contro l’Inter. Lo ha riconosciuto perfino Mou­rinho, il che significa che il Siena ha davvero dominato i campioni d’Italia in casa loro. Se avesse vinto quella partita, come sarebbe stato giusto per il gioco mostrato dalle due squadre, la stagione della squadra di Malesani avrebbe avuto un altro colore.

Adesso è in netta difficoltà. In fondo alla clas­sifica, nelle ultime 5 partite di campionato ha fatto un punto, quello di domenica scorsa con­tro il Cagliari. E anche in questa occasione è fi­nita lasciando in bocca a Malesani il sapore di un’occasione buttata. Stavolta non per il gioco, ma perchè stava vincendo in casa a pochi minu­ti dalla fine.



TROPPI GOL - Ha una difesa leggerissima, non è solo la peggiore di tutto il campionato, ma fra quella dei bianconeri (42 reti al passivo in 21 partite, media esatta di 2 gol subiti ogni 90 mi- nuti) e quella del , seconda nella gradua­toria delle peggiori, vi sono 6 reti di differenza. E con quella dell’Atalanta, che precede il Siena in classifica di 4 punti, la differenza è di 10 re­ti. Sono numeri molto chiari. Spietati. Per sal­varsi, il Siena ha una sola speranza: che gli ac­quisti di gennaio diano dei risultati immediati, e magari migliori di quelli offerti finora dall’ex laziale Cribari, autore contro il Cagliari del fal­lo da rigore che ha portato anche alla sua espul­sione.



IL GIOCO DI MALESANI - Il Siena non ha mai ri­nunciato a giocare e del resto se una società in­gaggia Malesani sa che sul piano tattico e del­l’organizzazione non avrà mai la difesa come scopo ultimo. A San Siro, Malesani ha dato una lezione a Mourinho, ma alla fine ha perso e i complimenti, come si sa, non fanno classifica. Ha dei giocatori interessanti che possono aiuta­re la squadra in un momento così difficile. Uno è il giovane croato Jajalo (ha controllato in quella... famosa partita e l’ha inaridito), l’al­tro è Ekdal, svedese di scuola-. In più c’è Maccarone, un giocatore profondamente legato al club, al pari di Vergassola. Servono gol, orgo­glio e fiducia da parte dei vecchi, servono ener­gie fresche da parte dei nuovi. E’ l’unica strada per la salvezza.