![](/IMG/AS ROMA/BIG-Toni Luca strattonato in area di rigore contro Cisco_ModestiLR24.jpg)
IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Già dalle 7 di mattina, quando fuori è ancora buio, laeroporto di Ciampino è giallorosso. Si ride e si canta, al ritorno un po meno. Parecchi i tifosi giallorossi che per raggiungere Cagliari si sono affidati ai voli Ryanair: partenza alle 8.20, arrivo unora dopo. Giornali in mano, cornetto e cappuccino, tanta curiosità di vedere Toni allopera per quella che almeno fino alle 14 era considerata la sua prima partita da titolare con la maglia della Roma.
Verso mezzogiorno qualche tifoso inizia ad avviarsi verso lo stadio, qualcun altro rimane in albergo a vedere il primo tempo di Chievo-Inter. Poi, dalle 13.30 in poi, tutti al SantElia. Si inizia a spargere la voce (molti vengono avvisati via sms dalla Capitale) che lex giocatore del Bayern Monaco inizierà la sua avventura romanista dalla panchina. «Ranieri ha resuscitato pure Baptista e adesso lo mette dallinizio. Speriamo bene», dice Davide, che però non appare troppo convinto della scelta del tecnico. Il settore ospiti inizia a riempirsi. «Con larrivo di Toni spiega Manuele ad alcuni amici si è parlato poco di questa partita. Oggi (ieri, ndr) è tosta». Entra in campo la Roma e Toni, pantaloni lunghi della tuta e scarpini bianchi, si riscalda con le riserve. «Ranieri lha messo in panchina per non dare un segnale negativo alla squadra. Non credo abbia fatto male, almeno per adesso», commenta invece Paolo, che poi fa una profezia: «Mi aspetto una gran partita da parte di Vucinic. Tanto si vede dai primi secondi se Mirko è in giornata». Da come scivola il primo tempo sembrerebbe di no, poi il numero 9 si riscatta conquistando il rigore che Pizarro trasforma.
Si iniziano a scaldare i giocatori giallorossi, ma i primi ad alzarsi sono Brighi, Andreolli e Cerci. «Perché tra questi non cè nessuno che si chiama Luca Toni?», si chiede Alessandro. Detto fatto. Al minuto 49 il numero 30 indossa il fratino e inizia a correre. E, quando mancano poco più di 10 minuti alla fine entra. Appena mette piede in campo, partono i cori contro la società. Ma la giornata è (pare) di festa e allora si torna solo a sostenere la squadra. La Roma sembra portare a casa tre punti pesantissimi, poi succede limpensabile. E il ritorno è davvero amaro. «La colpa è di Menez, ha sbagliato tutto», dice Paola, mentre Daniele se la prende con Ranieri: «Ma perché ha tolto Pizarro?» e Gianluca con larbitro che «non ha visto il fallo di Conti su Cassetti». Chiusura per Nicola, che mentre ripone la bandiera chiede: «Ma Daniele Conti, a noi, quanti gol cha fatto?».