Con Perrotta la spinta in più

23/01/2010 alle 11:56.

CORSPORT (G. D'UBALDO) - Era una giovane promessa, quando arrivò alla Juventus. Simone Perrotta aveva ven­tuno anni. Moggi lo aveva acquistato dalla Reg­gina, pagandolo tre miliardi e mezzo. Perrotta giocava da interno, fece solo cinque partite in campionato. Fu penalizzato anche dal servizio militare, ma Lippi non lo ve­deva molto. Oggi Perrotta è un ex sbiadito della Juve e un giocatore fondamentale per la Roma. Non è più un ragazzino, ma ha buone pos­sibilità di fare il suo secondo campionato del mondo.

A Torino non ha lasciato il cuore. Una stagione sola in bianconero. Pochi ricordi e poche emozioni. L’anno successivo fu richiesto dal Bari. La Ju­ve lo cedette in comproprietà per un miliardo. Due buone stagioni in Puglia, da titolare. Ma la triade non lo riscattò. Per colpa... di Cassano. Matarrese si fece convincere dai miliardi di Sensi per l’attaccante che era già stato promes­so alla . Entrambi i giocatori sono assistiti dallo stesso procuratore, l’avvocato Bozzo. La ci rimase male per il dietrofront e la­sciò Perrotta al Bari. Forse è stata la sua fortu­na. Dopo il Bari tre stagioni al Chievo, la Nazio­nale e la chiamata della Roma. Oggi Perrotta è tornato ad essere una pedina insostituibile per Ranieri, come lo era per Spal­letti. Alla sesta stagione in giallorosso, domeni­ca è stato anche capitano. E ha segnato il gol che ha sbloccato la partita contro il . La quarta rete in campionato, la quinta della stagione.

«Ho ritrovato la gioia di correre», racconta in questi giorni che è tornato al top della condizione. Per quasi un anno è stato alle prese con infortuni muscolari. In­fortuni e ricadute. Si fece male all’ultima gior­nata dello scorso campionato e Lippi non lo chiamò per la Confederations Cup. Una nuova lesione muscolare nei primi giorni di prepara­zione della nuova stagione. Perrotta ha deciso di cambiare registro. E’ andato a curarsi da uno specialista delle sue parti, in Calabria, Gigi No­vello e ha risolto i suoi problemi. Simone non ha mai vissuto le sfide contro la da ex. Una sola stagione, non ha mai avu­to il senso di appartenenza che prova indossan­do la maglia giallorossa. Di quella è rima­sto solo Alex Del Piero, che poi ha ritrovato an­che in azzurro.

In questi giorni si è dibattuto molto sull’ipo­tesi del tridente. L’impiego di tre attaccanti avrebbe portato all’esclusione di un centrocam­pista: uno tra Perrotta e Taddei. Ipotesi suggestiva, affascinante per i tifosi. Ma Ranieri non intende rinun­ciare ai sui centrocampisti di corsa, quelli che con la lo­ro rinascita hanno contri­buito alla rimonta della Ro­ma. Simone stasera proverà a mettere paura alla , per la sua squadra è uno scontro diretto per la . Con Spalletti è stato protagonista anche nel­l’Europa che conta. Vuole tornarci con la Roma. Ha ancora un altro anno di contratto, appena rinnovato. Ma il suo obiettivo è chiudere la car­riera in giallorosso. Se continua a questi livelli sarà accontentato di sicuro.