IL ROMANISTA (P. MOCCI) - Anche a Vienna si tifa Roma. Gremita di italiani in vacanza per festeggiare le feste di Natale e il Capodanno, la capitale austriaca é stata letteralmente invasa da romani e romanisti. Come li abbiamo riconosciuti? Dai commenti (tutti positivi) riguardo larrivo di Luca Toni
Gremita di italiani in vacanza per festeggiare le feste di Natale e il Capodanno, la capitale austriaca é stata letteralmente invasa da romani e romanisti. Come li abbiamo riconosciuti? Dai commenti (tutti positivi) riguardo larrivo di Luca Toni, festeggiato da intere comitive di giallorossi in ferie nei tanti bar gestiti da italiani, come da Castelletto o da Zanoni a Karntner Strasse, due dei locali più famosi del centro storico. E perché non mostrare nella città della celebre Sacher
Torte, di Sissi e di Strauss, un indumento giallorosso? Ed ecco sventolare, nella notte più lunga dellanno, un nutrito gruppo di sciarpette color oro e porpora durante il countdown, tra botti assordanti e straordinari fuochi pirotecnici. Ma non é ancora tutto, perché in un assolato e freddo primo dellanno, quando Vienna si svegliava a suon di valzer dalla baraonda, un vecchio campione caro agli amanti del calcio sudore e muscoli, passeggiare con consorte nei pressi della cattedrale di Stephansdom, lmponente duomo paragonabile - per lustro cittadino - alla nostra basilica di San Pietro. È Marco Nappi, lattaccante del grande Genoa di Bagnoli tutto gol e fantasia, la mitica spalla di fenomeni come Pato Aguilera e Tomá Skuhravý negli anni doro del Grifone. Eccolo Nappi, detto Nippo, per le vie di Vienna insieme allamico ed ex compagno di squadra Mario Bortolazzi, centrocampista dal piede felpato e attuale vice di Roberto Donadoni. Passeggiano insieme a tanti altri italiani in vacanza. Finché non sono altri connazionali a riconoscerli e a complimentarsi con loro, specie con il simpatico Nappi che, al cronista del Romanista, anchesso in vacanza con famiglia al seguito, dichiara: «Non posso lamentarmi per quello che ho fatto sui campi di calcio, della mia carriera sono assolutamente soddisfatto. Ma un cruccio ce lho: io, romano e romanista, sarei impazzito di gioia se avessi potuto vestire anche per una sola stagione la maglia giallorossa». Lattaccante dal caschetto biondo (perfettamente conservato negli anni) che qualche dispiacere impartì alla Roma (segnò diverse volte contro di noi), si congeda dal gruppetto di tifosi che lo circondano con un commento su Luca Toni. «È un grande acquisto, ha un bel carattere da trascinatore, é una punta con tanti gol nel curriculum e ha una carta vincente che farà felici noi tifosi, ovvero entusiasmo e motivazioni da vendere. Trigoria é il suo scalo per il Sud Africa e lui, da campione del mondo qual è, non si darà pace finché non vedrà scritto il suo nome sul taccuino di Lippi».