IL ROMANISTA (D. GIANNINI / P.TRIA) - Da Riise a Riise. Si è chiuso come si era aperto il primo girone romanista di Claudio Ranieri. Sabato a Torino, come quattro mesi fa a Siena, è finita con la vittoria per 2-1 in rimonta grazie ad un gol nel finale del norvegese più amato della capitale. E John il rosso è sicuramente un giocatore simbolo della gestione del sor Claudio. Thunderbolt è tornato ad essere quello di Liverpool, spinge sulla fascia, tira, segna, e ora sa anche difendere.
E soprattutto non esce quasi mai. Merito (o colpa) anche dell’infortunio di Tonetto e della conseguente mancanza di una vera alternativa sulla fascia sinistra. Riise ha giocato 18 delle 19 partite nelle quali Ranieri si è seduto in campionato sulla panchina giallorossa. E in 17 di queste è partito da titolare. Muscoli d’acciaio i suoi, eppure non è lui lo stakanovista della squadra. Al primo posto della classifica delle presenze c’è infatti Mirko Vucinic, che ha fatto "en plein". Diciannove su diciannove (18 da titolare) per un totale di 1460 minuti giocati (si parla sempre solo di campionato), qualcosa meno di Riise che è arrivato a quota 1557.
Ma quello che è stato più di tutti in campo è Perrotta. Per Supersimo 17 presenze, tutte da titolare, per 1603 minuti complessivi. Che, per quello che conta, fa 26,71 ore. Ma quanti sono i giocatori fin qui utilizzati da Ranieri? Il conto arriva a 26. Compresi i 12 minuti di Tonetto (nell’unicaì partita giocata, quella contro l’Inter), ultimo della classifica. Proprio lui, il giocatore sul cui recupero il tecnico conta molto per far rifiatare l’insostituibile (in tutti i sensi) John Arne Riise.
Spiccano nella classifica delle presenze i 12 gettoni collezionati da Julio Baptista, soprattutto perché frutto di 11 ingressi a match inoltrato ed uno solo partendo dall’inizio. L’esatto opposto di Pizarro e De Rossi. Il Pek ha fatto 16, tutte dall’inizio, una in più di Danielino che si è fermato per ora a 15. Come a dire: quando sono a disposizione,
quei due giocano. Tutte del primo minuto tranne una anche per Francesco Totti. L’eccezione è rappresentata
dal match di sabato scorso contro la Juve, dove è entrato praticamente subito per l’infortunio di Toni. Una partita arricchita dal gol del pareggio, il suo decimo in campionato su 13 partite giocate (ma due con Spalletti). Poi c’è stata la rete da urlo di Riise. Come a Siena, come un girone fa. Il girone di Ranieri.
