Alle 8 in campo. Il capitano ha voglia di un’altra impresa

20/01/2010 alle 09:32.

IL ROMANISTA (D. GIANNINI) - Pronto a sbranare la Juve. Francesco Totti non vede l’ora che arrivi sabato. Aspetta da più di un mese di poter giocare una partita vera, da Roma-Parma del 20 dicembre, da quella botta subita al ginocchio. Poi la tendinite che lo ha tenuto fuori fino ad oggi. Avrebbe voluto esserci già col Genoa, Ranieri ha preferito preservarlo per la Juve, forse anche perché diffidato. E la sua

al ginocchio. Poi la tendinite che lo ha tenuto fuori fino ad oggi.

 

Avrebbe voluto esserci già col , Ranieri ha preferito preservarlo per la , forse anche perché diffidato. E la sua "smania" è cresciuta ancora. Il capitano è come un bambino al quale hanno tolto il giocattolo preferito.

Perché lui a giocare a pallone si diverte ancora da matti. Magari domenica scorsa seduto lì in tribuna all’Olimpico avrà pensato a quanto gli sarebbe piaciuto dialogare col suo amico Luca Toni. Dovrà aspettare ancora un po’. Pochi giorni, ma nel frattempo ha fatto vedere una voglia senza eguali.

Lunedì, mentre i compagni si godevano il meritato riposo post partita, lui era a Trigoria ad allenarsi. Ieri, nel giorno in cui era previsto il ritorno in gruppo, ha fatto ancora di più, presentandosi sul terreno di gioco del Bernardini addirittura alle 8 del mattino. Due ore e mezza prima degli altri. E poi non ha saltato neppure un minuto delle oltre

due ore di allenamento cui Ranieri ha sottoposto la squadra. E nella partitella ci sono state pure le prove di To-To che tutti i tifosi sognano. e Toni insieme, con il terzo in comodo, Vucinic, dall’altra parte.

Il grande dubbio, tridente sì o tridente no, andrà avanti per tutta la settimana, ma su una cosa si può essere certi: il capitano di certo si farà trovare in gran forma. Con uno stimolo in più, quello di sfatare il tabù del gol in trasferta alla . Sembra strano per uno che in carriera ha infilato le porte avversarie per 240 volte, ma nella Torino bianconera (Delle Alpi, Comunale o Olimpico che sia), Francesco non ha mai segnato.

 

Una maledizione che vale solo lì, in casa loro, perché a Roma di reti ai bianconeri ne ha già rifilate 6. L’ultima, anzi le ultime, risalgono al 23 settembre 2007. Una doppietta che non fu sufficiente per vincere. Finì 2-2 col gol beffa di Iaquinta quasi al novantesimo. Sulla panchina bianconera c’era proprio Claudio Ranieri che, a sorpresa, affrontò i giallorossi lanciatissimi col tridente. Ci riproverà a squadre e campi invertiti? Forse. Oppure no. Ma rinunciare a un così carico sarà molto difficile. Uno che in 12 partite fin qui giocate in campionato

ha segnato 9 reti, una in meno di quelle fatte in carriera a Gigi Buffon (tra Parma e ). Otto, come l’ora in cui si è presentato in campo. Come un leone in una gabbia che verrà aperta fra tre giorni. La zebra è avvisata.