IL ROMANISTA - Non è tempo di bilanci, per Claudio Ranieri. O almeno, non ancora. Cè ancora una partita fa giocare, quella col Parma, prima di mettersi seduti al tavolino per fare due conti sui suoi primi mesi giallorossi. Una cosa però la vuole dire, Ranieri. «Il giorno più bello del 2009 è stato quando mi hanno chiamato Bruno Conti e la dottoressa Sensi per propormi di allenare la Roma»..
Lo dice con la soddisfazione di chi è riuscito a coronare un sogno. Ora però è meglio rimanere coi piedi per terra, e pensare al Parma. «Il bilancio è ancora aperto: stiamo in una fase di risalita, quello che ci siamo prefissatièriportarelaRomainaltoperòancoramancatanto. Quando sono arrivato i ragazzi erano perplessi e spaesati. Non riuscivano a fare le cose che gli riuscivano prima. Ora hanno recuperato fiducia e autostima. Cè un gruppo solido e hanno piacere ad allenarsi e migliorare perché sanno che commettiamo molti errori in campo e dobbiamo limare tutte queste imperfezioni». Oggi cè la squadra rivelazione del campionato. «Sarà una gara difficilissima, il Parma è una delle squadre più in forma, un buon mix tra giocatori di esperienza e giovani che voglionoarrivare, lambiente è sereno, Guidolin è un ottimo tecnico, non ci faranno giocar bene, ci presseranno a tutto campo, per cui è una squadra che bisogna rispettare tantissimo. Stanno facendo u ncampionato strepitoso e non sarà per nulla una partita semplice». Ci sarà bisogno della spinta dei tifosi, che dovrebbero essere molti oggi pomeriggio. «Mi fa piacere se riusciamo a riempire lo stadio, è motivo di soddisfazione, perchè si lavora anche per emozioni, e vedere lOlimpico pieno è la cosa più emozionante che può capitarci. Al pubblico dico di starci vicino perché non è una partita facile, dovremo essere pazienti, meticolosi, attentissimi. Io fin dallinizio ho sempre chiesto laiuto dei tifosi, perchè sapevo che era una situazione problematica: è importante lamore e il supporto del nostro pubblico». Sarà comunque una partita carica di tensioni, con il quarto posto in palio. «Mi auguro che questo crei lattenzione positiva: le mie preoccupazioni sono tante perchè stimo tantissimo questo Parma ».
Non ci saranno Cerci, Doni e Cicinho mentre Taddei ha recuperato. «Riguardo a Cerci sono più dispiaciuto io di lui: ha masticato amaro per molto tempo e invece ora stava bene, dopo i gol era pieno dentusiasmo. Peccato che i medici me labbiano tolto. Cicinho non si è allenato per tutta la settimana, evidentemente ha avuto un risentimento sulla parte esterna del ginocchio. Taddei ha dolore alla spalla ma mi ha dato la sua disponibilità. Doni via a gennaio? Per me è un giocatore della Roma. In generale se uno lo chiede che vuole andar via o ha problemi lo dice. Lidentikit lo fa chi compra. Se vengono a chiederci un giocatore noi valuteremo, poi decidiamo». Sul centravanti. «Io lo chiedo, perché è meglio averlo un giocatore in più là davanti, che non averlo, per cui prima lo portiamo dentro e meglio è».