IL ROMANISTA - Ancora poche ore e poi sapremo quale sarà lavversaria della Roma nei sedicesimi di Europa League. Sale lattesa per il sorteggio di oggi alle 13 a Nyon (diretta su Premium Calcio e su Eurosport, canale 210) per la fase ad eliminazione diretta della vecchia Coppa Uefa.
Insieme alla Roma, nella prima urna tante squadre da Champions. Oltre alle decadute Juve, Wolfsburg, Marsiglia e Unirea, ecco tra le altre Werder Brema, Psv, Shakhtar Donetsk, le portoghesi Benfica e Sporting, le turche Galatasaray e Fenerbahce.
Nomi eccellenti, che la Roma dunque ha evitato. Sì, perché la seconda urna (da dove la Roma pescherà la sua avversaria, con prima gara in trasferta e ritorno allOlimpico) presenta, oltre allo spauracchio Liverpool, tutte le seconde classificate dei gironi della competizione più le quattro peggiori terze della Champions.
Insomma, in teoria formazioni un po meno pericolose. Solo in teoria, perché la realtà è un po diversa. Tra le più temibil ci sono Villarreal e Atletico Madrid. Per Giuseppe Rossi e compagni non è un periodo felice: decimo posto in classifica a soli cinque punti dalla zona retrocessione e un gruppo G (quello della Lazio),chiuso dietro anche alla sorpresa Salisburgo. Per la squadra di Aguero, invece, campionato disastroso (i colchoneros sono invischiati nella zona calda della classifica) e girone di Champions ancor più fallimentare, chiuso con soli tre punti in coabitazione con lApoel.
Sorte diversa per lAthletic Bilbao, in piena lotta per un posto in Champions ma che viene dal doppio scontro europeo con il Werder in cui le ha prese di santa ragione, anche in casa. Da non sottovalutare poi lEverton, non fosse altro perché sappiamo quanto la Roma digerisca poco linglese. Meglio non pescare il Rubin, avversario dellInter in Champions e che ha ben figurato nel girone, andando a vincere anche a Barcellona.
E non hanno portato bene anche le partite di ieri che hanno fatto capitare dalla nostra parte anche Ajax, Amburgo e Lille. Allora chi sperare? Ci sono le belghe Standard e Bruges, lHertha Berlino, il Copenhagen e il Panathinaikos. Rimane il fatto però che questa Europa League sembra essere una piccola Champions, ma che di piccolo ha ben poco.