LEGGO (F. BALZANI) - Dallinferno al Paradiso. Mercoledì sera al minuto 89 Filippo Scardina, 17 anni, ha toccato il cielo con un dito dopo un anno in cui era forte il desiderio di lasciare il calcio. La morte del papà e la rottura del crociato avevano minato lanimo del giovane talento cresciuto allEur e arrivato alla Roma nel 2003. «Non so più chi ringraziare. Da Alberto De Rossi a Ranieri passando per Perrotta che mi ha regalato la gioia del gol».
Non sta nella pelle Scardina, inseguito da tempo da Manchester United e Inter, che ieri ha dovuto bloccare la bacheca di Facebook per i tanti, troppi attestati di stima di amici, colleghi e semplici tifosi. «Mi sembra un sogno. Era già tanto essere stato convocato. Ora però torno a pensare alla Primavera», ha detto Scardina che lo scorso anno ha giocato sotto età proprio con la squadra di De Rossi.
Di lui, così come di Pettinari (laltro esordiente), si dice un gran bene. «E un attaccante che collabora con la squadra, gioca con entrambi i piedi ed ha un fisico imponente» secondo Alberto De Rossi che di campioncini in erba se ne intende eccome.
«Segnare allOlimpico sarebbe il coronamento di anni di grandi sacrifici miei e della mia famiglia», ha concluso Filippo. Per ora dovrà accontentarsi di un gol a Sofia. «Una rete che lo ripaga di tante sofferenze», dice la madre Fiorenza Marchegiani, attrice di cinema, che laltra sera in tv ha visto un film da Oscar: la prima rete con i grandi di Filippo, che ha suggellato il primato della Roma in Europa League.