Scalata Ranieri: «La Roma vola, questa sosta non ci voleva»

21/12/2009 alle 09:52.

GASPORT (A. CATAPANO) - Dunque, è anche un po’ merito suo. Lei che dice? Sicco­me la domanda è vera, la rispo­sta non può che essere una bur­la: « Te possino ammazzatte ...ma che hai visto finora, la palla­canestro? ». Dal 14˚ al 4˚ posto in due mesi, dieci risultati utili consecutivi, trenino per la Champions agganciato e turno di Europa League superato da prima della classe. Ranieri ci ha messo del suo, non vi pare? Seriamente, risponde come fa­rebbe qualsiasi allenatore: «Il merito è di questi ragazzi». E per illustrare meglio il concet­to ricorre ad una delle sue me­tafore. «L’allenatore è come un cuoco: se non hai la materia pri­ma hai voglia a cucina’, ma che ..

«Io me la ricordo la sua pelata sotto il sole di Roma — dice alla Rai —, ora è felice di aver ritrovato i colori biancoaz­zurri dell’Empoli a San Pietro­burgo? Contento lui...». Con quello che guadagna fallo pure essere dispiaciuto.

In prospettiva Qui, con Ranieri, sono tutti più sereni. Pizarro, che era il braccio armato di Spalletti, dice che «il mister è stato bravo a rimettere insieme il gruppo», cioè i cocci. E il gio­cattolo, una volta aggiustato, ha ripreso a funzionare regolar­mente. Ora bisogna spegnerlo, purtroppo. «Peccato, questa so­sta arriva nel nostro momento migliore — si rammarica Ranie­ri —: volevamo battere il ferro finché era caldo. Alla ripresa del campionato dovremo dare il massimo, sarà il momento de­cisivo, ci aspettano due mesi pieni di partite». Ecco, il quarto posto e la prospettiva di risuc­chiare pure la al terzo fanno sognare i romanisti. «Ab­biamo riconquistato i tifosi, di questo sono particolarmente fe­lice — chiude Ranieri —. Io non faccio tabelle, lotteremo fi­no all’ultimo per tornare in , la Roma ha ancora margini di miglioramento. Ma restiamo con i piedi per terra: una squadra non è un’azienda, non è detto che più lavori e più produci. Dobbiamo continuare ad avere la stessa fame», ordi­na lo chef Ranieri.