«Roma da scudetto in due anni? Si può»

15/12/2009 alle 09:16.

GASPORT (M. CECCHINI) - Il futuro non è più una terra straniera. Questione di orizzonti, di punti di riferimen­to: solito leader (Francesco Tot­ti), nuovi innesti in dirigenza (Gian Paolo Montali), rispolve­rate ambizioni (zona Cham­pions e scudetto a breve). Cer­to, domani la Roma si gioca a Sofia il primato del girone di Europa League (la qualificazio­ne è archiviata), ma il capitano guarda più avanti, più in alto. Meglio ascoltarlo, soprattutto perché, dopo il Cda di mercole­dì, in settimana sarà annuncia­to il suo rinnovo fino al 2014.
Grinta & Mercato «Possiamo tor­nare subito in Champions per­ché siamo una squadra da Champions. Il nostro obiettivo è il quarto posto. Possiamo arri­varci..

Grinta & Mercato «Possiamo tor­nare subito in per­ché siamo una squadra da . Il nostro obiettivo è il quarto posto. Possiamo arri­varci. Anzi, dobbiamo creder­ci. Lo scudetto evocato da Mon­tali in due anni? È un progetto affascinante, ambizioso — ag­giunge a Romanews —. Nulla è impossibile. La squadra è di qualità, ma per puntare allo scudetto servono altri 3-4 gio­catori: uno per reparto». Il pri­mo, magari, proprio quell’at­taccante che Ranieri chiede. «Ben venga, purché sia forte. Più campioni ci sono meglio è. Okaka? In prospettiva può di­ventare il nostro piccolo Drog­ba ». In attesa che accada, al no­me più gettonato, Suazo, si ag­giungono secondo scelte come Castillo e Osvaldo, ma da Trigo­ria frenano, aspettando magari sviluppi sul fronte Juan: ci sarà l’assalto del Real Madrid?



Asso Montali A far crescere l’am­biente, comunque, ci pensa an­che Montali, nuovo coordinato­re della dirigenza. «È stato un acquisto azzeccato — dice Tot­ti —. Ha portato la giusta men­talità. È un uomo di raccordo tra di noi e la società. Rigido, quasi un 'tedesco'. Serviva una figura di questo spessore e con queste caratteristiche che por­tasse organizzazione a un grup­po che deve migliorare e lo sta facendo giorno dopo giorno. Ha personalità e quelle giuste ambizioni che stimolano anche la squadra». Domanda: il suo addio avrà contribuito a far per­dere la bussola alla , tra l’altro orfana anche di Ranieri? «Il mister ci ha portato cari­sma. Per una squadra tecnica come la nostra, l’aspetto carat­teriale rappresenta la cosa più importante. Era quello che ci mancava. Ora abbiamo più per­sonalità e consapevolezza nei nostri mezzi. Si è visto anche a Genova contro la Samp. A me questa Roma piace sempre di più. Peccato che i difensori del­la Samp mi abbiamo maltratta­to parecchio. Ho preso tanti di quei calci. Mi aspettavo che l’ar­bitro intervenisse più spesso, che mi tutelasse un po’ di più».

Berlusconi & Figli Titoli di coda su Berlusconi: «L’aggressione è una cosa triste e inquietante— dice sul suo sito —. Sono con­trario a ogni violenza e sono vi­cino a Silvio Berlusconi e al mio amico Piersilvio». Storie di famiglia. E sulla sua aggiunge: «Vorrei un altro maschietto e un’altra femminuccia. Nessun gol vale di più dell’abbraccio di un figlio». Sarà banale, ma pro­vate a dargli torto.