Ranieri sotto la curva: "La gioia più grande"

07/12/2009 alle 13:35.

Non potrà negare di averlo sentito, come forse non avrebbe mai immaginato. Il derby è stato per Clau­dio Ranieri la partita che gli ha conse­gnato le chiavi della Roma, del cuore dei suoi tifosi. Gli applausi del pubbli­co, la composta esul­tanza sotto la curva, il misurato modo di fe­steggiare, alla fine, con i giocatori.


E’ stato un derby difficile, come ave­va previsto. E poi lo stop imposto da Rizzoli nel primo tempo ha quasi inibi­to la Roma: «Quella pausa non ha age­volato le due squadre. Già ci voleva molto a far decollare il derby perchè le due squadre volevano fare bene, ma per l’impor­tanza della gara erano bloccate. Loro sono an­dati vicinissimi al gol, pensavo che il derby si potesse sbloccare solo con una punizione, da una parte o dall’altra. Invece la vitto­ria è venuta a conclusione di una bel­la azione. Ma i ragazzi sanno che non hanno giocato bene. Abbiamo vinto, ma ancora non ci siamo, se vogliamo arrivare in ».

Un derby che e , da ro­mani, sentono molto: «Lo sentono mol­to, ma sono come me. Gli ho detto di stare calmi, gli ho fatto rivedere i quat­tro gol che avevano preso l’anno scor­so. Viverlo da dentro è più difficile da raccontare, ma sappiamo mascherare bene».

L’eroe della serata è stato Marco Cassetti, entrato alla fine del primo tempo al posto dell’infortunato Mexes. Ancora una volta le mosse di Ranieri sono state premiate: «Il gol di Cassetti è stato importantissimo. Ha fatto una partita molto positiva, è sceso quando doveva scendere, ho chiuso molto be­ne. Ho rivisto il Cassetti dei tempi mi­gliori ».

La rincorsa, cominciata con l’arrivo di Ranieri alla terza giornata, ha porta­to la Roma a un solo punto dalla zona : «Ci speravo, ora va tutto bene, ma non siamo cambiati molto da quando commettevamo certi errori. L’­ho detto ai ragazzi, ci voleva il derby per finire una partita con la rete invio­lata ».

Il gol che ha deciso la partita è arri­vato al termine di un’azione spettaco­lare:

«Il segreto è stato aver fatto una grossa giocata coralmente. Nella ripre­sa eravamo più compatti, avevo detto ai giocatori che in mezzo al campo se non fossimo stati stretti loro avrebbero preso il sopravvento e qualcosa nel primo tempo non ha funzionato. Così dopo l’intervallo ho messo tre centrocam­pisti e Perrotta dietro le punte. Si è ricreata densità a centrocam­po. Non vedevo l’ora che finisse il primo tempo per ridisegnare la squadra. Dopo il gol si è rivista la Roma che conosciamo, che va a pressare».

I brasiliani sono stati protagonisti:

«Julio Sergio ha salvato il risultato. Se Mauri avesse segnato non so come sa­rebbe finita. Juan è un giocatore stra­tosferico. Io ne ho allenati tanti di di­fensori bravi ma lui legge l’azione pri­ma degli altri»

Durante la sospensione di Rizzoli c’è stata molto confusione in campo: «Noi non abbiamo capito granchè. Non va bene assistere a certe scene. Queste so­no partite che esportiamo in tutto il mondo, far vedere quello che Roma non è mi dispiace, mi si stringe il cuo­re ».

Non boccia il triden­te:

«I tre attaccanti pos­sono giocare insieme, hanno pagato la fatica di giovedì sera, ma mi sembrava giusto ripar­tire con loro. Non vole­vo trasmettere alla squadra l’idea di aver paura».

Campionato riaperto con la vittoria della con l’Inter: «Vedo sempre favorita l’Inter, ma la ha fatto una grande partita. Ma non credo che di passi falsi l’Inter ne farà molti. A noi fa piacere essere arrivati lassù, ma non sono ancora contento, possiamo mi­gliorare molto».