Pasqualin: «Chi paga l’ingaggio?». Canovi: «Luca e Totti fortissimi»

27/12/2009 alle 11:51.

IL ROMANISTA (D. LUCIANI) - Il tormentone ormai è partito. Il nome del mercato di gennaio a Roma è uno solo, Luca Toni. E’ la punta fisica che Spalletti voleva fortemente prima di veder arrivare Zamblera e di presentare le proprie dimissioni. E’ la punta chiesta anche nell’ultima conferenza stampa da Claudio Ranieri. E’ l’attaccante pronto ad essere abbracciato dai suoi compagni di Nazionale Francesco Totti e Daniele De Rossi

Tra questi ultimi c’è Claudio Pasqualin: «E’ una trattativa in cui non credo molto, ho qualche perplessità, perché non penso che la situazione finanziaria della Roma le permetta di mantenere l’ingaggio di Toni anche solo per sei mesi. A meno che il giocatore non rinunci ad una buona parte dello stipendio». Pasqualin però passa tra gli ottimisti nell’impiego sul campo dell’attaccante modenese: «Di sicuro farebbe comodo alla Roma, anche se con il modulo con cui si stanno rilanciando Toni si troverebbe in difficoltà. Ranieri saprà sicuramente modificare la squadra. Ho qualche dubbio sull’operazione, ma se un giocatore come Toni si offrisse alla mia squadra lo accoglierei a braccia aperte».

Molto ottimista è Dario Canovi, sia per la trattativa sia per l’aspetto tattico: «Nel rapporto qualità-prezzo è uno dei migliori affari che si possa fare a gennaio. Vedo benissimo la coppia Toni-». Patrick Bastianelli, agente di Marco Andreolli, conferma che l’operazione Toni si farà, ma: «Potrebbe arrivare in prestito gratuito, anche se l’ingaggio alto porterà complicazioni. Per caratteristiche Toni sarebbe la scelta giusta per rinforzare la Roma». Per l’ex giallorosso Marco Lanna l’arrivo è vicinissimo: «Nell’anno del Mondiale Toni avrà bisogno di giocare; alla Roma lo vedo bene, in altri grandi club andrebbe a fare panchina».

Il pensiero più positivo è quello di Claudio De Nicola, agente di Stefano Guberti: «Toni alla Roma sarebbe un colpo eccezionale. E’ un giocatore che manca a questa squadra ed è uno che fa la differenza».