GASPORT (S. CIERI/M. GRAZIANO) - Tutti sulla corda. Luca Toni, Julio Baptista e ovviamente Goran Pandev. Con lInter pronta a prendere la giusta direzione a seconda delle evoluzioni ormai imminenti sui vari fronti.
E countdown Nel caso di Toni, ormai i nerazzurri devono solo guardarsi dalla concorrenza straniera, visto che né Genoa né Roma appaiono disposte a pagargli lo stipendio da 3 milioni netti per i restanti 6 mesi. La concorrenza maggiore è in Premier League con West Ham, Everton e Fulham in prima linea. Ma dalla Liga rimbalza il forte interesse dellAtletico Madrid, come dal Portogallo quello del Benfica. Invece in Germania lAmburgo farebbe carte false ..
E countdown Nel caso di Toni, ormai i nerazzurri devono solo guardarsi dalla concorrenza straniera, visto che né Genoa né Roma appaiono disposte a pagargli lo stipendio da 3 milioni netti per i restanti 6 mesi. La concorrenza maggiore è in Premier League con West Ham, Everton e Fulham in prima linea. Ma dalla Liga rimbalza il forte interesse dellAtletico Madrid, come dal Portogallo quello del Benfica. Invece in Germania lAmburgo farebbe carte false per lui. Lultima proposta arriva dalla Russia con lofferta della Dinamo Mosca. Quindi Toni potrebbe sistemarsi in breve tempo, ma non è un caso che stia aspettando i nerazzurri.
Trama Baptista Piuttosto sul fronte Roma ci sono più possibilità di fare nuovi affari con lInter. Con Baptista verso Milano può fare il tragitto inverso David Suazo. Soprattutto poi se la Sensi sadopera per il riscatto di Burdisso. Di sicuro a Mourinho piace Baptista che lo vedrebbe alternativo a Pandev se il macedone andasse altrove. E non si trascuri che oltre al Milan ora è sceso in pista anche il Manchester City su consiglio di Mancini.
Attesa Pandev Una maratona infinita. Questo è stato il nuovo atto della tormentata vicenda del lodo Pandev. Ludienza sarebbe dovuta iniziare alle 16 e finire prima dellora di cena. E invece partita attorno alle 19 per concludersi a tarda serata. Tutta colpa della neve che ha paralizzato Milano nel pomeriggio. La maggior parte dei protagonisti si era mossa per tempo ed è riuscita ad arrivare in orario. Come il presidente Lotito, giunto in Lega addirittura unora prima dellorario fissato per ludienza. Comeil presidente del Collegio arbitrale Fezzi. E come anche il gruppo-Pandev arrivato poco dopo le 16: il calciatore macedone, il suo procuratore Pallavicino, il suo avvocato Grassani e anche i testimoni di parte De Silvestri e Bonetto (questultimo ammesso da Fezzi in sostituzione di Firmani, che ha dato forfait). Prima di loro erano arrivati i testimoni di parte Lazio (il tecnico biancoceleste Ballardini e il team manager Manzini) e il testimone «neutro» Angelo Crialesi, allenatore che fa parte dello staff tecnico della Lazio. Bloccati dalla neve, invece, larbitro di parte Lazio Maria Teresa Armosino (giunta attorno alle 17.30) e il legale del club romano Gian Michele Gentile (arrivato in Lega addirittura alle 19.30).