Lanciato dalla Lodigiani, bocciato da Zeman

28/12/2009 alle 10:13.

IL ROMANISTA (D.GALLI) - «E' fatta?». No, Toni è ancora del Bayern. Tonino Ceci non vede l’ora che Luca firmi. Primo, perché è romanista. Secondo, perché si ricorda bene i primi passi di Toni nel calcio dei grandi. Attuale diggì della Nuova Lodigiani, nel 1998 è responsabile del settore giovanile della vecchia Lodigiani (negli anni fagocitata dalla Cisco). E si gode Toni per un anno...

Toni segna 15 gol in 31 partite. È un anno d’oro. Quello della consacrazione? Non per Zeman, alla sua seconda (e ultima) stagione da tecnico romanista. Il boemo va a vedere di persona quella punta di cui si dice un gran bene. Ma lo boccia. Non lo ritiene pronto per la Roma. «È tutto vero - conferma Ceci - ma alla Lodigiani lo venimmo a sapere solo tempo dopo». In effetti, l’esplosione avviene solo nel 2003. A Palermo. Prima, le stagioni si alternano tra alti e bassi. Dopo la Lodigiani, il Treviso di Bellotto (15 gol in 35 presenze) e il Vicenza, dove Reja gli concede l’esordio in Serie A. Toni non si ferma: il Brescia con Mazzone, il Palermo, la . Il divorzio dalla Toscana è traumatico, ma il Bayern Monaco è l’occasione di una vita. Il primo anno è fantastico. Luca si laurea capocannoniere di Bundesliga e Coppa Uefa, il Bayern vince titolo e Coppa di Germania. Dopo una seconda stagione in chiaroscuro, in Baviera arriva van Gaal. Il rapporto tra i due appassisce quasi subito. Quello con la Roma, invece, potrebbe sbocciare a giorni.