CORSPORT (P. TORRI) - La determinazione della dottoressa Rosella Sensi. Le telefonate di Francesco Totti. Il proficuo lavoro del direttore sportivo Daniele Pradè. Ecco perché il nuovo centravanti della Roma, quello di un certo tipo che mancava dai tempi di Gabriel Omar Batistuta, sarà Luca Toni. E' vero, il procuratore Tullio Tinti, si è affrettato a dire che la fumata bianca non c'è ancora stata, ma è altrettanto vero che l'accordo con la Roma è stato trovato, "siamo in una botte di ferro" hanno sussurrato da Trigoria anche ieri quando, dall'Inghilterra, era rimbalzata la notizia che alcuni quotidiani riportavano di un interessamento del Chelsea per l'ex centravanti della nazionale italiana.
Del resto la conferma che tutto è stato concluso l'hanno data gli stessi Tinti e Toni. Il giocatore ha sempre dichiarato di "voler assolutamente tornare in Italia, voglio giocarmi le mie chance per andare al Mondiale", il suo procuratore, magari non volendo, ha chiuso il cerchio dicendo ufficialmente "la Roma sta facendo tutto il possibile per prendere Toni, ha altre richieste dall'estero, in Italia comunque la Roma è in pole-position".
Quindi, se Toni vuole l'Italia...
LA SCELTA - Se vogliamo trovare una data all'inizio della storia Toni-Roma, questa data è l'otto ottobre scorso. Quando, a Trigoria, Claudio Ranieri organizzò un'amichevole con la Primavera che servì soprattutto come provino per Doni e Cicinho. Quel giorno a Trigoria in visita c'era anche Tullio Tinti. Che ebbe un prolungato colloquio con Daniele Pradè, ufficialmente per parlare di Esposito, ufficiosamente per conoscere anche la situazione di Luca Toni. Quel giorno il ds romanista toccò con mano la possibilità di arrivare all'attaccante italiano. E mise al corrente della situazione la dottoressa Rosella Sensi. Che, dopo le richieste prima di Spalletti e poi di Ranieri di avere una prima punta di peso in rosa, ha dato subito il via libera alla trattativa. Il presidente giallorosso, stavolta, ha voluto a tutti i costi che si prendesse la punta a patto che fosse un nome importante. I fatti le hanno dato ragione. Il resto lo ha fatto Pradè che in questi ultimi trenta-quaranta giorni ha tenuto in piedi le trattative per Toni, Adriano e Van Nistelrooy. La situazione si è sbloccata una ventina di giorni fa quando lo stesso Pradè ha incontrato nei dintorni di Milano proprio Toni. Lì si è deciso che sarebbe stato lui il centravanti da affiancare a Totti (che intanto tutti i giorni telefonava al suo ex compagno d'azzurro), trattativa che si è conclusa all'antivigilia di Natale con soddisfazione di tutti.
ACCORDO - E' stato trovato sulla base del prestito gratuito per sei mesi senza nessuna cifra prestabilità per il riscatto (Toni con il Bayern Monaco ha un contratto in scadenza il trenta giugno 2011). Il giocatore che per le prossime sei mensilità dal Bayern incasserebbe quattro milioni e seicentomila euro (lordi), pur di venire alla Roma ha accettato di tagliarsi lo stipendio di un milione lordo. Dal club giallorosso incasserà un milione e ottocentomila euro netti fino al trenta giugno. La Roma spera di averlo a disposizione già per la prima dell'anno nuovo, il sei gennaio a Cagliari. L'ideale per i dirigenti rimanisti sarebbe presentare Toni il 2 gennaio quando al Flaminio la Roma giocherà un'amichevole contro la Cisco, cioè l'ex Lodigiani in cui Toni ha giocato agli inizi della sua carriera. Ma sarà difficile. L'attaccante che sta trascorrendo le feste natalizie a Pavullo nel Frignano, il suo paese natale, il due gennaio dovrà essere a Monaco per risolvere le ultime questioni con il Bayern, comprese anche quelle economiche (c'è qualche arretrato e c'è anche la possibilità di una specie di buonuscita). Dopo arriverà a Roma. Pronto per giocare. Subito.