Il capitano della Roma ha segnato 6 gol alla Lazio ma il bilancio totale è negativo

06/12/2009 alle 11:03.

CORSPORT (G. D'UBALDO) - Venerdì una cena con gli amici per esor­cizzare il derby. Scherzando sulle sconfitte colle­zionate in questi anni. Francesco Totti si trascina una macchia nella sua carriera, lunica. Nelle stracittadine sono più le sconfitte delle vittorie e questo non gli va giù. Complessivamente ha gio­cato trenta volte contro la Lazio, comprese quattro sfide di Coppa Italia. E il bilancio è negativo: do­dici sconfitte, nove vittorie e nove pareggi. Sei gol al suo attivo, tutti in campionato. Totti sa cosa signi­fica vincere o perdere il derby, sa che valore ha per i tifosi. Sa che per chi non è romano come lui è tutto diverso, latmosfera, lattesa...

Per questo la Lazio negli anni passati è spesso riuscita a vincere. Perchè ha mandato in campo giocatori che sono riusciti a tenere lontana la ten­sione del derby. Professionisti che sono a Roma di passaggio e che quando chiuderanno con il cal­cio ci torneranno da turisti.



Una settimana di inquietudini, che spesso gene­rano energia negativa, che ti blocca le gambe, che ti annebbia le idee. Le tensioni del derby le ha su­bìte sin da ragazzino, sin da quel primo derby, nel quale giovanissimo entrò nel secondo tempo e si procurò il rigore che Giannini sbagliò. Era il cam­pionato 94-95, anche allora con un allenatore ro­mano, Carlo Mazzone. La sua storia di derby co­minciò con una sconfitta firmata da Signori.

Anche questa volta lo ha preparato bene, come in altre circostan­ze. Insieme a sarà lunico romano in campo.




Anche Daniele lo sente come lui. In una carriera fatta di record cè da mettere a posto la tradizione negativa nel derby. Una partita che non può essere come le altre. Questo cercava di spiegarlo anche a Ze­man quando era suo allenatore, con il quale di derby ne perse quattro in una sola stagione, ma poi ne vinse uno che rimase nella storia, nella sta­gione 98-99, la Roma si impose per 3-1 nella gara di ritorno contro la Lazio di Sven Goran Eriks­son, che lanno successivo avrebbe vinto lo scu­detto.

Allandata finì 3-3 e realizzò il suo pri­mo gol nella stracittadina. Un gol annullato cla­morosamente a Delvecchio impedì alla Roma di vincere anche quella sfida.




In questi giorni ha cercato di esorcizzare il derby pronosticando la vittoria del­la Lazio: «
Sono i favoriti, vincono loro» , ha detto lunedì, in occasione del lancio del suo nuovo sito ufficiale. Il capitano della Roma ha dato la sua immagine per soste­nere il Programma alimentare mondiale, è stato padrino dellini­ziativa promossa nelle scuole da Altair e dalla Scuola italiana cani da salvataggio del Tirreno, anche se non è potuto essere presente per gli impegni degli allenamenti con la Roma. Ieri è stato uno dei primi ad arrivare in ritiro a Trigoria per la cena. Si è chiuso il cancello automatico alle sue spalle, quando è entrato a bordo della sua macchina. Uscirà da Trigoria oggi pomeriggio, sul pullman con la squadra. LOlimpico sarà ancora lontano e i pensieri saranno gli stessi che lo hanno accom­pagnato in questi sedici anni di derby. Con la spe­ranza di un epilogo felice.