IL ROMANISTA (D. GIANNINI) - «Quello di Luca Toni è forse il nome più fattibile». Così lavvocato Dario Canovi sul possibile attaccante in arrivo alla Roma a gennaio.Non molto ottimista, a dire il vero, il decano dei procuratori sulle possibilità di Trigoria di mettere a segno un bel colpo. Perché sul mercato non cè tantissimo e perché le disponibilità sono quelle che sono. «Van Nistelrooy? - prosegue Canovi La vedo difficile. Al Real non cambia niente un milione in più o in meno. Non ha bisogno di alleggerirsi del peso del suo ingaggio. Mentre il giocatore vorrà un contratto di altri due anni a cifre considerevoli».
Già, Toni, che continua la sua battaglia con van Gaal. Il bomber azzurro in un ristorante ha fatto una battuta al cuoco che che gli chiedeva cosa volesse: «Qualsiasi cosa, basta che non sia olandese». Come il suo allenatore, che in tv non haperso occasione per andare nuovamente giù duro contro lex centravanti viola: «Al Bayern ogni giocatore è tenuto a dare il suo meglio. Toni non è stato alle regole. Deve rendersi conto della concorrenza di Olic e Gomez. Può capitare anche ad un campione del mondo di non giocare». Insomma, rottura totale. Tanto più che si comincia a parlare di un interessamento da parte dei bavaresi per Adriano, che ha il contratto col Flamengo in scadenza a giugno ma con una clausola che gli permetterebbe di andarsene prima se giungesse la richiesta di un grande club europeo.
E la Germania sembra al momento essere il centro di questo movimento di attaccanti. Cè infatti anche da capire quale sarà il destino di Kevin Kuranyi il cui contratto con lo Schalke è in scadenza il prossimo 30 giugno. Potrebbe arrivare in Italia questo cittadino del mondo (nato in Brasile da padre tedesco-ungherese e madre panamense). La formazione di Gelsenkirchen preferirebbe infatti cederlo ora pur di guadagnarci qualcosa. Quanto? Meno dei 5 milioni chiesti, probabilmente 2 o 3. In questo caso sarebbe fattibile. Anche se, quella che porta a Toni, resta ancora la pista più praticabile. Inter permettendo.