LEGGO (F. BALZANI) - «Nulla è impossibile, ma per tornare grandi servono 3-4 acquisti. Uno per ruolo». Francesco Totti stempera lentusiasmo di Gianpaolo Montali.
Il manager giallorosso prima della partita con la Sampdoria aveva pronosticato una Roma campione dItalia entro due anni.
Un traguardo che può essere raggiunto, secondo Totti, solo rinforzando la rosa. Il capitano ha invitato la società a compiere qualche sforzo in più, soprattutto nella ricerca della punta. «Serve un attaccante, purché sia forte. Io i campioni li ho sempre voluti», ha dichiarato Totti stanco di prendere botte e responsabilità in un reparto che non annovera una prima punta di livello dai tempi di Batistuta.
Basti pensare che dei 25 gol messi a segno in questa stagione più della metà portano il marchio di Totti e De Rossi (13). Vucinic è fermo a quota 3 dopo 16 giornate (una media da centrocampista) mentre di Baptista e Okaka non vi è traccia.
Il numero dieci giallorosso è apparso comunque ottimista sullattuale momento in casa Roma. «Questa squadra a me piace sempre di più. Siamo da Champions», ha riferito sorridendo il capitano che ha poi elogiato la società sulla scelta Montali: «Serviva una figura del suo spessore. E molto rigido, sembra un tedesco ma ha portato grande organizzazione e personalità».
Parole di elogio da parte di Totti sono arrivate anche per Ranieri: «Il mister ha portato carattere e carisma. Doti che a una squadra tecnica come la nostra mancavano». E fra le scelte azzeccate della coppia Montali-Ranieri spiccano due nomi su tutti: Juan e Julio Sergio. Il difensore, dopo il caso-Brasile, è tornato a giocare ad alti livelli e con una certa regolarità mentre il portiere ha preso definitivamente il posto di Doni, anche ieri non convocato, chiudendo la porta per 180 minuti (non accadeva da 330 giorni).
Francesco Totti ha però speso parole di stima per lex numero uno. «Lo scorso anno Doni ha giocato infortunato dimostrando grande attaccamento alla maglia, non dimentichiamolo» ha detto il capitano che ha concluso con un desiderio tutto personale: «Vorrei altri due figli. Nulla vale più del sorriso di Cristian e Chanel. Quando mi abbracciano tutto passa in secondo piano». Anche le botte.