IL ROMANISTA (G. PIACENTINI) - «Lattaccante? Voi datemelo, perché è meglio averne uno in più. Poi ci penso io». Aveva risposto così, qualche tempo fa, Claudio Ranieri a chi gli chiedeva un parere sul possibile arrivo di un nuovo attaccante a Trigoria.
Tatticamente larrivo di Toni offre delle soluzioni differenti rispetto a quelle attuali, perché la Roma in rosa un giocatore con le caratteristiche dellattaccante del Bayern non ce lha. Ranieri, insomma, avrà più possibilità di variare, dallinizio o in corsa, latteggiamento tattico della sua squadra. E potrà farlo probabilmente già dalla prima uscita del 2010, il 6 gennaio a Cagliari. Prima ancora, ma bisognerà fare una corsa contro il tempo per tesserarlo, ci sarebbe lamichevole contro la Cisco del 2 gennaio al Flaminio. Potrebbe essere quella, e sarebbe un curioso caso del destino visto che la sua carriera prese il volo proprio nella Lodigiani, la prima romanista di Luca Toni.
Ma come sarà la nuova Roma? Molto dipenderà dal modulo. Larrivo di un attaccante con le sue caratteristiche potrebbe far pensare che Ranieri possa utilizzare con maggiore frequenza il 4-4-2. In quel caso i "sacrificati" sarebbero Menez e Vucinic: difficile farli coesistere tutti insieme, il francese sembra il più indicato alla panchina mentre il montenegrino può partire largo sulla fascia sinistra. Discorso completamente opposto se il modulo fosse il 4-3-1-2 col rombo a centrocampo: in quel caso Menez potrebbe giocare alle spalle della coppia Toni-Totti, con Vucinic pronto a subentrare al posto di uno dei due attaccanti. Nel 4-2- 3-1, infine, Toni può essere utilizzato "solo" come unica punta. In quel caso dovrebbe fargli posto Francesco Totti: quindi, a meno di infortuni da parte del capitano, il modulo spallettiano con Luca Toni a Roma sarà uno dei meno utilizzati.