De Rossi: "Ora vorrei Gerrard"

17/12/2009 alle 10:30.

IL ROMANISTA - «Siamo venuti qui per fare la partita e vincere». È lapidario Daniele De Rossi, al termine della gara. «Era importante arrivare primi e dimostrare di aver superato gli ostacoli. In questi mesi abbiamo preso a giocare più da squadra, siamo più in forma, c’è più fortuna e poi sono usciti fuori i nostri valori». Guarda già al Parma, Danielino («Mi piacerebbe tanto vedere un Olimpico strapieno come ai vecchi tempi»), ma non tralascia il prossimo sorteggio. «Il Liverpool? Mi farebbe piacere rivedere Alberto e giocare contro Gerrard. Ora però dobbiamo cercare di evitarli, perché anche se stanno ..

Ed è partecipe dell’esordio dei “ragazzini”. «È una gioia incredibile vedere i giovani che vivono quello che noi abbiamo vissuto chi dieci e chi otto anni fa. Erano emozionati solo a partire con noi. Il passaporto? Non è che l’ho dimenticato, l’ho proprio perso ». «Siamo stati bravi ad andare al sodo», ammette invece Claudio Ranieri. «Tanto bene non abbiamo fatto. E in questo siamo stati italiani, in tutto e per tutto. Loro facevano molto possesso palla, ma per noi era soprattutto importante vincere». Non risparmia i complimenti, il tecnico giallorosso, al Cska. «Ha giocato meglio. E’ una buona squadra. Le manca solo un finalizzatore». Ma non li lesina anche ai suoi, a cominciare da . Il sorride: «In questi mesi mi sono ispirato a Julio Sergio. È la dimostrazione che con l’impegno si può arrivare. All’inizio ho provato emozione, la prima parata è stata la più importante».

Quanto a Ranieri, la soddisfazione gli viene dalla prova di Cerci e da quelle dei due Primavera, Scardina, classe ’92, e Pettinari, anche lui diciassettenne. «Non è che bisogna scovarli i giovani. La Roma ha sempre tirato fuori ottimi elementi, perché ha un valido settore giovanile, buoni osservatori, bravi allenatori. E per me è facile attingerli. Un riconoscimento va ad Alberto , che è un buon maestro. I più bravi debbono respirare l’aria della prima squadra, ma senza montarsi la testa ». L’urna di Nyon non lo preoccupa. «Non mi interessa chi dovremo incontrare. Ho visto che molti sono condizionati dal Liverpool. A me va bene qualsiasi squadra, anche quella di Benitez. Non dobbiamo fare calcoli». Intanto, c’è il campionato. «Sto già pensando all’allenamento di domani (oggi, ndr). Il Parma è una squadra che non fa giocare. Mi aspetto una gara davvero difficile». La società ha previsto tante agevolazioni, per le donne, per gli under 12 e anche per gli over 65. «Sarebbe bellissimo uno stadio pieno. Per gli attori di questo sport, è la cosa più bella che ci possa essere». «È stata una buona partita. All’inizio nervosa, poi è finita bene. Il gol mi ha tranquillizzato ».



Alessio Cerci è l’altro eroe di Sofia, assieme a Scardina: «La doppietta è una grandissima soddisfazione. Era tanto che non giocavo. In questi mesi sto lavorando bene e mi sono fatto trovare pronto. Dopo il gol ho scaricato tutta la tensione. Sul mio futuro valuteremo insieme alla società. Devo avere continuità nel giocare, e io devo mettere in mostra le mie qualità. Chiedo questo al 2010». «Devo ammettere che mi ha fatto piacere dare quella palla a Scardina», confessa intanto Simone Perrotta. «Adesso lasciateli lavorare tranquilli, senza etichettarli, e lasciateli con i piedi saldi a terra. Il sorteggio? A partita finita abbiamo visto che era forse meglio arrivare secondi, perché quelle che potranno capitarci sono tutte squadre uscite dalla . Qualcuno lo sapeva, ma la nostra mentalità è di vincere contro chiunque, e l’ambizione resta quella di arrivare fino alla fine». In zona mista si affaccia anche Burdisso: «Non mi sono mai pentito di esser venuto. Ringrazio Spalletti per avermi portato, mentre con Ranieri è aumentata, partita dopo partita, la nostra autostima». Mentre per Pizarro è «una vittoria importante, perché rischiavamo la brutta figura, sapendo come avevamo iniziato questo torneo. Obiettivo raggiunto».