Cassetti rivela: "E' magico essere nel cuore dei tifosi. Non fermiamoci"

11/12/2009 alle 09:24.

GASPORT (A. CATAPANO) - Quanto è delicato. «Questo gol vale molto più di un mazzo di fiori». Sicuro che Francesca abbia apprezzato? «Ma certo, mia moglie aspetta­va questa dedica da un pezzo, praticamente non ci credeva più». Lui non ci crede ancora. «Avrò rivisto le immagini centi­naia di volte..., avrei voluto esultare in modo diverso, ma quando ho visto la palla entrare in rete non ho capito più nulla». Poi le ha sussurrato «ti amo» in mondovisione, quale donna avrebbe resistito? E infatti Fran­cesca si è sciolta. «Sì, era felicis­sima ».

C’è adrenalina nell’aria. A casa Cassetti Mio figlio è gasatissi­mo »), nelle case dei romanisti, nei bar, per strada, dove l’effet­to derby resiste, nonostante le indicazioni dall’alto: «Archivia­mo la Lazio, pensiamo alla Sam­pdoria », avverte da un paio di giorni Ranieri (che stasera fe­steggerà con il resto del club il Natale a Villa Medici). Ma la gente romanista ha ancora quel sorriso stampato... «Mi ferma­no e mi ringraziano. È bello es­sere l’uomo del momento». Marco Cassetti racconta a Ro­ma Channel le sue giornate par­ticolari. Il gol alla Lazio («Non so perché mi trovassi lì, in area di rigore — sorride —. È stata un’emozione grandissima») e quanto di buono è venuto do­po. «Sono entrato nel cuore dei romanisti — dice —. Un gol nel derby cambia la vita», e magari gli allungherà pure il contratto, che scade il 30 giugno 2010. «Io vorrei restare a vivere qui e vorrei continuare a giocare con la Roma. Vedremo». In molti, a Trigoria, gli avrebbero fatto tro­vare un contratto a tempo inde­terminato già lunedì, solo da fir­mare. Ma chi alla Roma deve aprire i cordoni della borsa (che oltretutto è vuota), giusta­mente non può ragionare con il cuore, ma guardare prima i bi­lanci.

La svolta. Inutile soffermarsi ol­tre sul derby. Sul fatto che i ro­manisti lo sentano di più, è sto­ria nota («Noi pensiamo di ave­re tanto da perdere, loro no. Perciò all’inizio facciamo fati­ca »). Curiosità: l’autore dell’as­sist, quel genio di Vucinic, è an­che il suo compagno di stanza in ritiro, dai tempi di Lecce. «Simpatico Mirko, è un ragazzo tranquillo». Andiamo oltre, dunque. «Speriamo che il der­by ci dia l’entusiasmo per anda­re avanti. Abbiamo una trasfer­ta difficile, con la Samp. Pare in crisi, ma è una signora squadra. Noi stiamo tornando nelle zone di classifica che ci competono e non abbiamo in­tenzione di ral­lentare. Ranieri ha dato più com­pattezza e ca­rattere alla squadra. Abbiamo tutti i mezzi per torna­re tra le prime quat­tro, ma ci dobbiamo guardare innan­zitutto da noi stessi. Ci troviamo troppo spes­so in svantaggio, forse ci serve una scossa per muovere gli in­granaggi ». Un altro assist a Tot­ti come quello di tre anni fa a Marassi, sarebbe una bella scos­sa. «Magari, ma quella volta fe­ce tutto lui». Sampdoria (senza gli squalificati Menez e Pizarro e l’infortunato Mexes, che però fa progressi) e Parma per festeg­giare un Natale speciale. «Dob­biamo vincere, così il derby avrà avuto un senso», dice Cas­setti.