
CORSPORT (P. TORRI) - Capodanno con Luca Toni. Non cè ancora nulla di ufficiale, ma lo sbarco nella Capitale del centravanti che la Roma aspetta da quasi dieci anni, ci sarà il primo giorno del nuovo anno. Lo ha confidato lo stesso giocatore ai suoi amici, ribadendo la sua fermissima convinzione di vestire la maglia giallorossa in questa seconda parte della stagione che, per il giocatore, vuole essere della rivincita, per giocarsi la chance di andare a difendere il titolo mondiale che è anche suo in Sudafrica...
La volontà di Toni in questa vicenda è stata determinante. In questi giorni ci sono da definire le ultime cose con il Bayern Monaco, ci penserà direttamente il procuratore dellattaccante, Tullio Tinti, poi allinizio dellanno Toni sbarcherà a Roma, sosterrà le visite mediche e, volendo essere ottimisti, non è per niente da escludere che il due gennaio possa essere presente al Flaminio quando la Roma giocherà unamichevole di beneficenza contro la Cisco, cioè lex Lodigiani dove il pennellone ha compiuto i primi passi decisivi nel calcio professionistico.
Lo stesso Toni ci terrebbe tantissimo a essere presente a questo appuntamento che per lui rappresenterebbe unideale sintesi tra passato, presente e futuro. Nei primi giorni dellanno, poi, la Roma, attraverso la Federcalcio, chiederà il transfer alla federazione tedesca, cosa che sarà possibile però non prima del quattro gennaio. In tempo, comunque, perché Toni possa essere a disposizione per Cagliari, sei gennaio, dove la squadra giallorossa ripartirà in campionato.
MENEZ - Aspettando Luca Toni, la Roma blocca Jeremy Menez. Perché, inutile girarci intorno, larrivo del centravanti campione del mondo non può non far pensare a un minutaggio inferiore per Mirko Vucinic, figuriamoci al talento francese (e ancora di più a Julio Baptista). Che, basta guardarlo in faccia quando siede in panchina, non è uno a cui piace troppo rimanere a guardare.
Ma se per Baptista lipotesi di un trasferimento è un discorso che la Roma accetta ed è pronta ad affrontare, non altrettanto si può dire per Menez, arrivato due anni fa a Trigoria, pagato dieci milioni e mezzo, una clausola rescissoria da venticinque. «Menez è incedibile, non cè neppure lo zero virgola uno di possibilità che il francese vada via» , questa la testuale risposta che ci è stata data dagli uomini mercato giallorossi a proposito della possibilità che il ventiduenne transalpino faccia le valigie per tornare a casa sua (il Marsiglia lo vorrebbe, in cambio ha offerto il cartellino di Ben Arfa, la Roma ha risposto picche).
Sul francese, tra laltro, Claudio Ranieri crede in maniera piuttosto convinta, ha espresso parere negativo a un trasferimento, nella convinzione che Menez possa diventare uno che fa la differenza. Certo sarà necessario fare un certo tipo di Roma per consentire, oggi, a Menez, di trovare una maglia da titolare con una certa continuità, ma le partite da affrontare saranno molte, gli impegni tutti da prendere con la massima serietà, a Trigoria sono convinti che da qui a giugno ci sarà spazio sufficiente per tutti. A proposito di possibili acquisti, negli ultimi giorni si è infittita la voce su Dossena del Liverpool. A Trigoria, per ora, smentiscono.
IN PARTENZA - Chi partirà tra le punte è Stefano Okaka, che potrebbe andare al Livorno, anche se non è da escludere una collocazione allestero (Celtic). Antunes è andato in prestito gratuito al Leixoes, stessa formula per Greco al Piacenza. In partenza anche Guberti, molte le pretendenti, le ultime lo indirizzano soprattutto verso la Sampdoria con la formula della comproprietà. Per Cerci pare sempre più possibile un trasferimento in prestito al Bari.