Bellucci: "Pronti per fare una grande partita"

11/12/2009 alle 09:37.

IL SECOLO XIX (D. BASSO) - Claudio Bellucci è il veterano di questa Sampdoria. Per età (solo Guardalben è più “vecchio” di lui) e per militanza. Ha vestito per la prima volta la maglia blucerchiata nei primi anni novanta. È uno di quelli che conosce meglio gli equilibri di questo universo.
Come sta la Samp?
«È un momento un po’ così… anche se guardando classifica non non sembra un momento difficile. Però gli ultimi risultati ..

Come sta la Samp?

«È un momento un po’ così… anche se guardando classifica non non sembra un momento difficile. Però gli ultimi risultati dicono che non stiamo giocando come prima e quando succede questo bisogna stare innanzitutto calmi. E non perdere le proprie caratteristiche. Le nostre, le abbiamo mostrate all’inizio: calcio spumeggiante, tanti gol fatti e un bel gioco, la difesa che rischiava poco... Ora non siamo più quelli, ma siamo consapevoli di avere fatto grandi cose e di potere tornare a quei livelli. Se ci facciamo prendere dal panico è un guaio. D’altra parte sapevamo, noi almeno, di non dovere vincere lo scudetto o di non essere obbligati a andare in . Il campionato si sta livellando e questo dobbiamo accettarlo. Siamo partiti alla grande e abbiamo fatto il masssimo per restarci il più a lungo possibile».

La partenza lanciata potrebbe avere portato qualcuno a sovrastimare le vostre potenzialità?

«La gente vorrebbe sempre vedere la propria squadra vincere, giocando bene. Questo obbligo nel nostro campionato ce l’hanno Inter, Milan e . Noi giocavamo bene e vincevamo, direi fino al derby. Quelle che ha dato più fastidio a tutti, tifosi, dirigenti e noi stessi, è che il derby non ce lo siamo giocati come volevamo. E con il Milan non c’è stata quella reazione che immaginavamo».

Le sconfitte con e potevano essere campanelli d’allarme?

«Forse... però dopo quei ko, abbiamo sempre rivinto. È logico che le grandi squadre non sono partite per salvarsi e stanno recuperando. Penso a Udinese, Roma, ... Questa Samp secondo me sta, con valore, in una fascia ben determinata del campionato. Non è che abbiamo illuso qualcuno, perchè i punti quando c’è da farli, c’è da farli. Dobbiamo solo dimenticare le ultime due partite».

Si è parlato di ritiro.

«Il ritiro va bene o va male solo dopo il novantesimo. A me personalmente non è mai piaciuto, perchè significa che c’è qualcosa che non va. E siccome noi abbiamo fatto solo due brutte partite... poi il mister decide sempre per il bene della squadra».

Spogliatoio spaccato?

«Ma và... siamo fortunato ad avere una rosa di bravi ragazzi. Forse troppo bravi. Le voci sono cavolate che escono quando le cose vanno male. L’armonia che c’è tra di noi si vede già negli allenamenti».

Del Neri ha parlato di lei a San Siro.

«È un po’ che sto bene. Il mister fa logicamente le sue scelte, però mi ha fatto piacere essere tirato in ballo. Come mi hanno fatto piacere gli applausi dei tifosi. Non giocare e non essere dimenticato è bello».

Può rientrare con la Roma?

«Non lo so, ma dico che le responsabilità dobbiamo prendercele noi più anziani. Non è giusto puntare il dito sui giovani che fino a questo momento ci hanno regalato dei punti. Questo devono capirlo tutti. Anzi, sarei stato contento di prendermi le responsabilità anche quando non ho giocato, piuttosto che farle prendere ai giovani dopo le sconfitte. I tifosi devono aspettarsi una grande partita domenica come reazione alle ultime due. Sono sicuro che la faremo».