
GASPORT (M. CECCHINI) - Lansia da derby vi fa star male? Proviamo a sorridere, più o meno a denti stretti. Sapete cosa hanno in comune Francesco Totti e la Lazio? Facile: i gol, visto che il capitano della Roma da solo ha segnato come tutta la squadra biancoceleste messa insieme. Nove. Nessuna sorpresa, perciò, che il numero dieci giallorosso dingaggio guadagni poco meno di tutte le punte laziali (5,5 milioni contro 6,2). Cifre alla mano, soldi meritati, anche se non segna nel derby dal 2005. Scaramanzia Limpressione, comunque, è che in questo momento luniverso Roma abbia azzerato ogni considerazione. La carica cè (un tifoso ieri, fuori da Trigoria, ha messo a tutto volume la haka neozelandese), ma..
Non è un caso che lo stesso Totti abbia detto: «Occhio alla Lazio. Sulla carta, come potenzialità, non dovrebbe esserci partita. Loro si stanno giocando la salvezza e fino ad un mese fa anche noi stavamo nella stessa situazione. Noi comunque siamo molto più forti di loro. Abbiamo altri obiettivi, ma quelli che stanno peggio sono sempre i favoriti. Vinceranno loro...». Campione o no? La dose di scaramanzia è grande, però in casa giallorossa i timori hanno tutti laspetto di Mauro Zarate. Un campione? «No ha replicato secco Totti ma non fatemi fare polemiche, è ancora giovane...». Impressioni? Lappello è caduto nel vuoto. La polemica è montata e così Claudio Ranieri ha un motivo in più per avere tutti i dubbi del caso per la fascia destra. Meglio la garanzia difensiva di Burdisso, la spinta di Motta o il mix di Cassetti? In attesa di scoprirlo, la Roma si stringe attorno al totem Totti. In fondo basterebbe lui. Oppure no?