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GASPORT (R. PALOMBO) - Per la prima volta nella stagione la Roma vede la Champions dal di dentro: quarto posto con vista addirittura sul terzo, complice leclisse juventina. La vittima di giornata è il Parma fin qui rivelazione, agganciato in classifica ma soverchiato sul campo. Doveva essere la domenica del Totti-day, tra rinnovo contrattuale finalmente ufficializzato, invasione di spot natalizi e voglia di essere protagonista: finisce invece col capitano a Villa Stuart per lennesima risonanza magnetica (rassicurante) al ginocchio destro malandato, e con una vittoria che porta il marchio della classe operaia. Burdisso e Brighi, allinizio e alla fine del ..
La chiave Il Parma è la classica squadra di Guidolin, densità ovunque e traffico congestionato soprattutto nella propria metà campo. Una distruzione sistematica e organizzata del gioco altrui abbinata però, almeno in questa circostanza, a una incapacità di rovesciare il fronte cui la Roma, in eccellenti condizioni fisiche, non è estranea. Ecco confezionata la partita a senso unico dove il problema è solo quello, non facile, di riuscire a sbloccare il risultato. In questi casi, le palle inattive risultano spesso decisive, e infatti il gol che sblocca il match arriva dallennesimo corner di Pizarro, dal quale scaturisce la mischia risolta da Burdisso. La reazione del Parma, che nel primo tempo aveva rischiato solo sul tiro di Brighi, è insignificante. Sarà la Roma, liberata dallassillo del gol, a dominare fino al recupero, quando dopo tante occasioni (incluso il palo di Totti poi costretto ad abbandonare) arriverà il raddoppio di Brighi.
Roma tosta Il vecchio 4-2-3-1 non è più il marchio di fabbrica di Spalletti. Ranieri lo ha fatto proprio (a volte in versione rombo), e ha anche individuato in Brighi il vice Perrotta (squalificato). Questione di rapidità negli inserimenti, quello di cui ha bisogno Totti, ieri formato ridotto a prescindere dallinfortunio. La squadra è tonica, Juan, migliore in campo, dà sicurezza a un reparto che ha riscoperto in Cassetti un ottimo fluidificante. E lì, sulla corsia destra, che Cassetti e Taddei (altra resurrezione) hanno sfondato con grande efficacia. Anche per Okaka (subentrato a Totti e presto stirato) e per Baptista (subentrato a Okaka) ci sono state briciole di gloria. Buon segno.