
GASPORT - Nel cuore della Lega, una polemica romana. Ma stavolta, nella terra dove lex sindaco Giancarlo Gentilini urlò un giorno «non cè posto per i romani e i meridionali», ha parlato un boemo con il cuore a Sud, vissuto tra Palermo, Foggia e Roma. Zdenek Zeman è stato uno dei premiati del «Radicchio doro» a Treviso, riconoscimento assegnato per meriti «culturali, sportivi, enogastronomici e imprenditoriali», giunto alla undicesima edizione. Zeman ha risposto a Ranieri, nel filo di una polemica cominciata con lo sbarco a Trigoria dellallenatore di San Saba. Zeman ha replicato così al nuovo tecnico della Roma, secondo il quale ..
Il botta e risposta Tutto era cominciato con lo stesso Zeman, che aveva criticato le prime parole di Ranieri a Roma: «È triste che un allenatore si presenti alla Roma dicendo 'dimenticate il divertimento'». Che Zeman e Ranieri abbiano filosofie calcistiche agli antipodi non cè da sorprendersi: per il boemo conta soprattutto il bel gioco, mentre Ranieri è un paladino del risultato. Tra i due cè unantipatia che viene da lontano, dai giorni in cui la Lazio zemaniana rifilò 8 gol alla Fiorentina di Ranieri. I due entrarono in concorrenza nel 1997, quando Sensi cercò di ricostruire la Roma dopo lo sfacelo di Carlos Bianchi: fu il boemo, in quelloccasione, a vincere la volata. I due tornarono nei pensieri della famiglia Sensi nel 2005, ma in quel caso vinse il terzo incomodo: Spalletti. Tra i premiati del «Radicchio doro», anche Antonello Venditti, che a Treviso, nel 1986, tenne un memorabile concerto, tra sciarpe e bandiere giallorosse. Venditti è un estimatore di Zeman. Gli ha dedicato la canzone «La coscienza di Zeman ». Inutile dire da che parte stia Venditti, in questa storia.