Vucinic: «Più del mio gol conta la Roma»

02/11/2009 alle 09:44.

CORSPORT (P. TORRI) - Centocinquantaquattro giorni dopo, Mirko Vucinic. Un piattone destro, pallone da una parte, Viviano dall’altra, per ri­scoprire l’effetto che fa fare gol. Ci voleva come il pane, per la Ro­ma e per il montenegrino che in questa stagione aveva segnato solo nella prima partita ufficiale, era il trenta luglio, preliminare di Europa League, all’Olimpico c’è il Gand, Vucinic mette dentro il pallone del tre a uno finale. Da allora, il nulla, anzi no, pu­re peggio, come i gol falliti con Livorno e Udinese che ancora nessuno ha capito come un giocatore con le qualità di Vucinic sia riuscito a non fare. Gli attaccanti, pure quelli più bra­vi, attraversano pe­riodi di questo tipo,..



Meno male che questo digiuno è finalmente finito, oltretutto con un gol che ha consentito alla Ro­ma di rivedere uno spiraglio di luce dopo che pochi minuti Adailton aveva materializzato i fantasmi più brutti. Ci sarebbe da festeggiare per Vucinic, se non altro perché essersi sblocca­to potrebbe consentirgli di torna­re a far vedere le sue qualità, quelle di un giocatore importan­te, per dire: diciassette gol nella passata stagione, uno che se solo si convincesse fino in fondo del­le sue qualità, di rivincite se ne potrebbe prendere una vagonata. Ieri ci è piaciuto non solo per il gol, ma per lo spirito con cui ha giocato, per la voglia che ha mes­so nell’uscire dal tunnel, per la personalità con cui ha affrontato una partita che per lui era pure più delicata che per la stessa Ro­ma. Poteva gridare la sua gioia, ieri, nel dopo partita, invece, giu­stamente, ha preferito sottlinea­re il concetto di squadra: «Sono felice più per la vittoria che per il mio gol. Ci serviva tornare a fare tre punti, ne avevamo bisogno, questi sono tre punti fondamen­tali per il futuro della Roma. Era­vamo pure passati in svantaggio, in quel momento per la testa ci sono passati tanti brutti pensieri, per fortuna siamo riusciti a ribal­tare il risultato. Ora pensiamo alla prossima. Questa vittoria non vuole essere nessun se­gnale particolare. Adesso dobbiamo subito pensare alle prossime partite, prima contro il Ful­ham in Europa League, poi dome­nica prossima a San Siro contro l’Inter in quella che negli ultimi anni per noi è sempre stata una partita d’alta classifica » .



Non c’è dedica per questo gol ritrovato con la speranza che sia servito a ridare Vucinic a se stes­so e alla Roma. Anzi, il montene­grino, anche se recentemente aveva ammesso la nostalgia del gol, ieri ha fatto quasi finta che non fosse successo niente: « No, non sentivo nessun peso per il fatto che non riuscissi a segnare. E’ chiaro che non potevo essere contento del fatto che nelle pri­me nove giornate di campionato non fossi mai riuscito a fare gol. Era un dispiacere che sentivo sulla pelle e con me lo sentivano la mia famiglia e i miei amici più cari. Sono contento di essermi sbloccato, ma se mi avessero det­to che la Roma avrebbe vinto senza un mio gol, sarei stato feli­ce nella stessa maniera » .