CORSPORT (P. TORRI) - Centocinquantaquattro giorni dopo, Mirko Vucinic. Un piattone destro, pallone da una parte, Viviano dallaltra, per riscoprire leffetto che fa fare gol. Ci voleva come il pane, per la Roma e per il montenegrino che in questa stagione aveva segnato solo nella prima partita ufficiale, era il trenta luglio, preliminare di Europa League, allOlimpico cè il Gand, Vucinic mette dentro il pallone del tre a uno finale. Da allora, il nulla, anzi no, pure peggio, come i gol falliti con Livorno e Udinese che ancora nessuno ha capito come un giocatore con le qualità di Vucinic sia riuscito a non fare. Gli attaccanti, pure quelli più bravi, attraversano periodi di questo tipo,..
Meno male che questo digiuno è finalmente finito, oltretutto con un gol che ha consentito alla Roma di rivedere uno spiraglio di luce dopo che pochi minuti Adailton aveva materializzato i fantasmi più brutti. Ci sarebbe da festeggiare per Vucinic, se non altro perché essersi sbloccato potrebbe consentirgli di tornare a far vedere le sue qualità, quelle di un giocatore importante, per dire: diciassette gol nella passata stagione, uno che se solo si convincesse fino in fondo delle sue qualità, di rivincite se ne potrebbe prendere una vagonata. Ieri ci è piaciuto non solo per il gol, ma per lo spirito con cui ha giocato, per la voglia che ha messo nelluscire dal tunnel, per la personalità con cui ha affrontato una partita che per lui era pure più delicata che per la stessa Roma. Poteva gridare la sua gioia, ieri, nel dopo partita, invece, giustamente, ha preferito sottlineare il concetto di squadra: «Sono felice più per la vittoria che per il mio gol. Ci serviva tornare a fare tre punti, ne avevamo bisogno, questi sono tre punti fondamentali per il futuro della Roma. Eravamo pure passati in svantaggio, in quel momento per la testa ci sono passati tanti brutti pensieri, per fortuna siamo riusciti a ribaltare il risultato. Ora pensiamo alla prossima. Questa vittoria non vuole essere nessun segnale particolare. Adesso dobbiamo subito pensare alle prossime partite, prima contro il Fulham in Europa League, poi domenica prossima a San Siro contro lInter in quella che negli ultimi anni per noi è sempre stata una partita dalta classifica » .
Non cè dedica per questo gol ritrovato con la speranza che sia servito a ridare Vucinic a se stesso e alla Roma. Anzi, il montenegrino, anche se recentemente aveva ammesso la nostalgia del gol, ieri ha fatto quasi finta che non fosse successo niente: « No, non sentivo nessun peso per il fatto che non riuscissi a segnare. E chiaro che non potevo essere contento del fatto che nelle prime nove giornate di campionato non fossi mai riuscito a fare gol. Era un dispiacere che sentivo sulla pelle e con me lo sentivano la mia famiglia e i miei amici più cari. Sono contento di essermi sbloccato, ma se mi avessero detto che la Roma avrebbe vinto senza un mio gol, sarei stato felice nella stessa maniera » .




