CORSPORT - Il titolo della Roma in Borsa è stato sospeso ieri per eccesso di rialzo. E stato raggiunto un più sedici, con molte azioni passate di mano. Evidentemente gli investitori sembrano voler scommettere sul braccio di ferro attualmente in corso tra Italpetroli e Unicredit.
Laccelerata deriva dal pignoramento di alcuni asset e soprattutto dalluscita dal Cda di Italpetroli dellavvocato Cappelli, in rappresentanza del gruppo bancario. Tale mossa può essere letta in due modi. Maggior mano libera per Unicredit, oppure la scelta di passare a una politica meno aggressiva e accettare quindi larbitrato. Le parti in causa si sono affidate ai professori Gambino (Italpetroli) e Carbonetti (Unicredit) per trovare un accordo. I primi incontri avverranno la prossima settimana.
E un momento delicato per la famiglia Sensi, che ha annunciato attraverso una nota diffusa dalla Adn Kronos, lagenzia di Pippo Marra, consigliere della Roma, la sua contraffensiva. Secondo la nota, la controversia tra Unicredit e Italpetroli «sarà devoluta ad un collegio arbitrale, dove per Italpetroli è stato nominato quale arbitro il professor Romano Vaccarella». Sempre secondo le fonti vicine alla holding della famiglia Sensi, lAdnKronos apprende che «Italpetroli dimostrerà presto che i pignoramenti dei due alberghi sono frutto di unazione tanto illegittima quanto abusiva » . Si nota infine che «lavvocato Cappelli aveva fatto pervenire le sue dimissioni dalla carica di consigliere di Italpetroli, permettendo così la riapertura di un proficuo tavolo di trattativa professionale, mirante al raggiungimento di una effettiva conciliazione del contenzioso ».
La ripresa delle trattative ricomincia daccapo e nel contenzioso si riparte vergini. In questa fase entrambe le parti si sono affidate a due grandi esperti di arbitrati. Anche gli arbitri che saranno nominati, come Vaccarella, sono professori universitari. In questa vicenda ognuno fa la sua parte, come lavvocato Elio Ludini, grande esperto di recupero crediti già ai tempi di Banca di Roma. Lazione di Unicredit, di richiedere i decreti ingiuntivi volti al pignoramento dei beni, serve a forzare la mano, non a risolvere il problema del rientro dei 400 milioni di cui Italpetroli è debitrice.
In questo scenario la firma del contratto di Totti slitterà a metà mese e gli incontri per il nuovo stadio proseguono tra molti ostacoli, considerato che alla Camera la legge per gli stadi cambierà profondamente per evitare che gli impianti siano collegati a centinaia di migliaia di metri cubi di edilizia residenziale.