
GASPORT (A. CATAPANO) - Ora, sarà pure legittimo che un allenatore chieda ai suoi attaccanti ammesso che voglia schierarli tutti insieme anche limpossibile, come «cantare e portare la croce», che nel calcio equivale a lavorare per segnare e lavorare per non far segnare, senza pause in mezzo. Cioè, a farsi un mazzo così.
Ma, a parte il fatto che il proverbio citato dice il contrario, a sentirlo ieri sembrerebbe che Ranieri voglia più artisti e meno operai: «Devono cantare ha intimato , se portano soltanto la croce il tridente non funziona», il che fa a cazzotti con la continua ricerca di equilibrio, rivendicata in precedenza dallo stesso Ranieri: «Con tre attaccanti, tutti devono fare sacrifici », è la regola. Forse ieri si è confuso, voleva dire croci e gli sono uscite canzoni. Che poi, a proposito di croci, premesso che «di abete oppur di noce, tutti abbiam la nostra croce», e per molti è questa Roma disgraziata, fa al caso nostro un proverbio di Mazzano Romano: « Cè chi nasce pe legno de croce e chi pe sottocoda de somaro ». Ora, senza stare troppo a specificare (soprattutto dalle parti del somaro), significa che non tutti gli uomini sono uguali, qui nel senso che ci sono persone che godono di grande stima fin dalla nascita e altre, invece, cui nessuno darebbe mai una lira.
I trettré Il tridente della Roma è appunto vario. Francesco statico a chi? Totti, per suo innato talento, ha avuto sempre la strada in discesa, cori di elogi innamorati, salvo qualche sparuto e recente commento critico, su una sua presunta staticità e sullopportunità o meno del nuovo contratto, che lui ha preso a zittire, con i gol e le parole, anche ieri sul Corsport . «Dovè finito chi mi discuteva?», si è chiesto. Mirko già senza baffi Vucinic, invece, pare che debba sempre giocare in salita, in mezzo ad ali di detrattori, pronti a puntargli il dito, «perché sarà pure bravo, ma non segna mai». Vedremo. Completa il tridente Jeremy gioco quando mi va Menez («E domani (oggi, ndr ) ho voglia di fare bene e di segnare », ha detto partendo per Bergamo), un po Totti e un po Vucinic, impertinente, indolente, ma un «diamante grezzo ha detto Ranieri , potenzialmente un grande campione». Oggi, se mentre cantano portando la croce, questi tre riuscissero anche a segnare, bè sarebbe fantastico. Se volessero sapere come si fa, chiedessero alle ragazze della Roma, che ieri hanno battuto lAtalanta 7-2.