
CORSPORT (P. TORRI) - Consiglio damministrazione della Roma. Ieri, intorno a mezzogiorno, nei nuovi uffici di Italpetroli, presenti tutti i consiglieri ( il dottor Rotunno in conference-call), a eccezione del dottor Roberto Cappelli. Che, per quei pochissimi che ancora non lo sapessero, è luomo Unicredit allinterno del Cda giallorosso
Allordine del giorno conti della trimestrale (utile netto sceso a poco più di tre milioni), la comunicazione dei nuovi contratti firmati da Pizarro e Perrotta. E il contratto di Totti? Ci sono indiscrezioni contrastanti, cè chi dice che se ne è parlato, chi no, in ogni caso anche ieri, come peraltro era prevedibile, non cè stato lannuncio della nuova firma del capitano romanista, la dottoressa Rosella Sensi è intenzionata a farlo nel momento che riterrà più opportuno.
Non si è parlato neanche, e pure questo era più che prevedibile, del futuro societario della Roma. Nonostante i rumors, che poi non sono tanto rumors, continuino in maniera sempre più fitta e circostanziata. Al punto, per esempio, che ieri in Borsa per il titolo giallorosso è stata unaltra giornata da stappare lo spumante, conclusa con un più 7,46% e, pure, con uno scambio di pezzi che ha sfiorato il milione e mezzo ( si tenga presente che nei giorni normali non si supera la soglia dei trecentomila) per un controvalore di oltre un milione e duecentomila euro.
Insomma la Borsa continua a lanciare segnali chiari di credere in qualche novità in tempi più o meno brevi. Nei giorni scorsi alcune indiscrezioni hanno rivelato come il dottor Francesco Angelini (e soci) avrebbe presentato unofferta (che peraltro non può essere tale con una società quotata in Borsa) che sarebbe stata accolta in maniera positiva da Unicredit, creditrice di oltre trecento milioni di euro nei confronti del gruppo Italpetroli, controllante la Roma calcio. LIstituto bancario al cui timone cè il dottor Alessandro Profumo, ieri, attraverso una nota di Mf-Dow Jones, si è limitato a un «no comment» che non è una conferma ma ancor di meno una smentita.
Che qualcosa si stia muovendo, è fuori di dubbio. E in questo senso bisogna considerare che si sta muovendo qualcosa pure dallaltra parte, altra parte non tanto intesa come Italpetroli, ma come Mediobanca, ladvisor scelto dalla famiglia Sensi. E a questo proposito cè da sottolineare come allinterno della Banca diretta dal dottor Cesare Geronzi, non ci sarebbe più la stessa identità di vedute su come comportarsi in questa intricata vicenda.
Insomma da una parte ci sarebbe il dottor Geronzi deciso a proteggere il gruppo Italpetroli, dallaltra alcune personalità di spicco di Mediobanca che sarebbero su posizioni diametralmente opposte. Una spaccatura che sarebbe nata a proposito di un possibile piano di salvataggio di Italpetroli che non ha trovato consensi unanimi. A giorni è previsto lincontro tra gli avvocati delle parti, in questo caso Unicredit e Italpetroli, con la banca che chiede solo e soltanto una cosa: il mandato a vendere gli asset di Italpetroli, tutti, compresa la Roma.